E’ diventato il fenomeno virale più clamoroso di sempre.
Possiamo dirlo senza ombra di dubbio.
Nel giro di una settimana l’Ice Bucket Challenge ha travolto il Globo, con vip e persone comuni che hanno iniziato a gettarsi addosso secchi pieni di ghiaccio per sostenere la ricerca contro la SLA.
Ma in che modo una simile iniziativa può aiutare la ricerca? Questa la domanda che in molti si sono posti, anche perché le star di mezzo Globo, Hollywood in testa, sembrerebbero all’apparenza aver preso il tutto come un puro e semplice ‘gioco’ promozionale. Che ha poi invaso il mondo della musica, dei calciatori e della televisione.
Tutti nominano e tutti vogliono essere nominati per l’Ice Bucket Challenge. Ma attenzione. In tanti donano come mai avvenuto prima.
Oltre 53 milioni di dollari sono stati raccolti da quando è partita l’iniziativa. 12 solo oggi. 10 solo ieri. Una costante crescita di donazioni che ha travolto il Pianeta,
Come sottolineato da Wired, dai 4 milioni di dollari del 12 agosto si è passato agli oltre 53 di oggi, 22 agosto.
49 milioni in 10 giorni.
Una montagna di denaro. Forza del passaparola e della popolarità che ha toccato l’iniziativa, sbarcata ormai a pieno titolo anche in Italia.
Simona Ventura, Barbara d’Urso e Luca Argentero sono solo gli ultimi nomi di una lista infinita che sembrerebbe ingrossarsi sempre più, mettendo così un punto alle inevitabili polemiche.
Perché l’Ice Bucket Challenge sta facendo del bene.
Può sembrare assurdo ma così è, quindi w le secchiate d’acqua condivise.