C’è chi ha già iniziato a gridare ‘Oscar’.
Nel lontano 2002 Richard Linklater ingaggiò un bimbo di sei anni, Ellar Coltrane, per seguirlo fino al 2013.
11 anni di ‘produzione’, solitamente per 10 giorni l’anno, monitorando così passo passo la ‘reale’ crescita del protagonista.
Che si è evoluto insieme alla pellicola, costretta a mutare in relazione ai cambiamenti ‘concreti’ a cui è andata incontro alla società.
11 anni di lavorazione per realizzare Boyhood, film presentato e premiato al Festival di Berlino ed ora a dir poco atteso, perché curioso, coraggioso e dal punto di vista produttivo ‘folle’.
Ma riuscito. Critica berlinese impazzita e pioggia di consensi nei confronti del talentuoso Richard Linklater, padre della trilogia Prima dell’alba/Before Sunset – Prima del tramonto/Before Midnight ed ora, dopo due nomination agli Oscar andate a vuoto, finalmente in odore di statuetta. Anche solo per aver pensato ad una pazzia tale.