500 giorni insieme
Recensione in Anteprima
Uscita in sala: 27 novembre
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Uno dei casi cinematografici dell’anno negli States. Premio del pubblico al Sundance Film Festival, 50 milioni di dollari incassati, applausi, sorrisi, lacrime e tanti complimenti ricevuti. Parliamo del delizioso 500 giorni insieme, autentica rivelazione di quest’anno ormai pronto a salutarci, con il riuscito, convincente ed interessantissimo esordio di Marc Webb, regista di cui sentiremo sicuramente parlare nei prossimi anni.
Prodotto dall’attenta Fox Searchlight, 500 giorni insieme non è la solita smielata commedia romantica e proprio questo è il suo incredibile punto di forza. Vivremo così insieme ai due splendidi protagonisti il loro distruttivo rapporto sentimentale, i loro 500 giorni passati insieme, capaci di rivoltare un’esistenza ed evolvere l’altra, fino al susseguirsi degli eventi, indissolubilmente legati a quella misteriosa entità chiamata destino…
Una favola. Raccontato da un’azzeccata voce fuori campo, 500 giorni insieme è la ’storia di un ragazzo che incontra una ragazza’. Follemente convinto che l’amore esista lui, cinica ed incapace di buttarsi in una relazione seria lei. I due si incontreranno sul posto di lavoro, passando 500 giorni di amore ed odio, coccole, risate e litigi, con continui salti temporali da un giorno all’altro, resi facilmente intuibili da un semplice quanto riucito ‘cartello countdown’.
Marc Webb ci porta così nel mondo di Zooey Deschanel e Joseph Gordon-Levitt, così differenti eppure così attratti l’uno dall’altra. La linea spazio-temporale salta continuamente, tra i vari episodi di vita che vedono i due protagonisti, prendendo a piene mani dalla tecnica cinematografica, tra split screen, uccellini animati e due mondi, quello della realtà e quello dell’immaginazione, continuamente pronti a scambiarsi di posto.
Dalla commedia romantica passiamo così al musical (fantastica la scena in cui Joseph Gordon-Levitt ha appena fatto per la prima volta l’amore con Zooey Deschanel, toccando il cielo con un dito a suon di musica e coreografie) finendo per invadere le corsie della pellicola drammatica, grottesca, animata e decisamente brillante. Tutti noi abbiamo sofferto d’amore almeno una volta nella vita. Tutti noi ci siamo chiesti il perchè, tutti noi abbiamo tentato di riprendere in mano quel maledetto rapporto, illudendoci che fosse realmente possibile, così come tutti noi siamo finiti psicologicamente sotto un treno vedendo quell’amore trovarne un altro.
Scott Neustadter e Michael Weber si sono così concentrati sugli aspetti più conosciuti ed odiati di un rapporto di coppia, (omaggiando lo stesso mondo del cinema, da Il laureato a Il settimo sigillo) realizzando una vera e propria anatomia di una storia d’amore, spaziando tra realtà e fantasia. Accompagnati da una colonna sonora magnifica, i due sceneggiatori hanno contribuito con il regista Marc Webb a realizzare un titolo che diventerà di culto per il ‘genere’, un po’ come accaduto anni fa con Amelie.
Partendo da un ‘maschilista’ ribaltamento di fronte (è lui ad essere romantico, è lui a soffrire d’amore, è lei a non credere in nulla di tutto ciò) Webb riesce a far sorridere e a far commuovere, facendo più di una volta immedesimare lo spettatore nei personaggi interpretati da Zooey Deschanel e Joseph Gordon-Levitt, tanto deliziosi quanto azzeccati protagonisti. In una Los Angeles vista addirittura dal punto di vista romanticamente architettonico, cavalcheremo l’odioso mondo dei clichè sentimentali, tra biglietti d’amore trasformatisi in tristi condoglianze, visto che non esiste amore senza sofferenze, neanche al cinema.
Talmente piacevole dall’essere indubbiamente la commedia romantica più riuscita di questo 2009. Sorprendente.
Voto: 7+