Milano Pride 2013: cronaca di un successo

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Una partecipazione straordinaria, ed inattesa.
Almeno 30.000 persone hanno sfilato per le vie di Milano, ieri pomeriggio, per il decimo Pride cittadino, che ha visto Giuliano Pisapia in testa, a tenere lo striscione.
Un Sindaco in prima fila per i diritti, che a corteo concluso ha preso parola, mettendoci automaticamente la faccia.
Nessun videomessaggio e nessuna lettera, come avvenuto a Roma con il neo eletto Ignazio Marino, ma viso, corpo, voce, parole.
Tutto questo al termine di un Pride incredibilmente ‘composto’.
Un solo carro a sparare musica, con 30.000 persone dietro di lui, a marciare. Peccato per l’assurdo percorso, che ha completamente tagliato fuori il centro (vedi Duomo e Castello Sforzesco), così come la mancanza di ‘altri’ carri, con la conseguenza che il 90% dei partecipanti non ha sentito una nota. Ma di soldi non se ne avevano. Note a profusione una volta arrivati su Corso Buenos Aires, grazie ad un serie di banchetti musicali che hanno ridato ‘vitalità’ all’intera manifestazione, pienamente riuscita, come già detto clamorosamente partecipata ed impreziosita da quelle parole.
Oggi Milano è ancora più bella, perché ci sono tanti colori, tanti rispetto per i diritti di tutti. Insieme, con questa forza enorme, con questa gioia, noi diciamo con forza che da Milano, e da tutte le altre città che oggi stanno manifestando, tutti insieme sconfiggeremo chi cerca di bloccare la tutela dei diritti per gli omosessuali, anche a livello nazionale. Non è più possibile. Qualcuno mi diceva: è la prima volta che il Sindaco di Milano partecipa al Pride. E la mia risposta è stata, non guardiamo indietro, guardiamo avanti. Ogni mese, ogni settimana, ogni giorno, convinciamo qualche d’uno. Milano è e sempre più sarà la città dei diritti di tutti, che non accetta discriminazioni. Ed è anche  per questo che Milano avrà la Casa dei Diritti, la casa di tutti, dove chiunque vede calpestato un proprio diritto avrà la possibilità di avere delle persone che si impegnano per lui“.
Firmato Giuliano Pisapia.
Un grande Sindaco.

P.S. Tram 9, torni a casa dopo una lunga giornata di festa, ore 21:30, davanti a te ti ritrovi una donna riccia, con i coriandoli nei capelli, e al fianco un uomo, cinquantenne, distinto, con una tracolla. Chiacchierano. Lei ha in mano una bandiera arcobaleno e una del Milano Pride. Un gay e una lesbica d’annata? No, marito e moglie, eterosessuali. Un metro piu’ avanti c’e’ il figlio, gay. Ventenne, con le guance pittate d’Arcobaleno. Genitori in piazza per chiedere diritti in nome dei propri figli. ‘Andrebbe fatto tipo ogni 3 mesi‘, dice lei contenta, battagliera e divertita, abbracciando con affetto il ragazzo. Piu’ genitori cosi, e vivremmo in un’Italia migliore.

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