Omicidio omofobo raccapricciante in Russia

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Fare coming out con le persone sbagliate, e morire. Per mano dei tuoi presunti amici, che ti torturano e distruggono le parti intime, frantumandoti i genitali con un vetro.
Una scena raccapricciante, diventata realtà in Russia, nel weekend.
Un ragazzo di 23 anni è morto solo perché gay, per mano di un 22enne e di un 27enne, poi catturati dalla polizia.
I due hanno fracassato la testa dell’amico con una pietra, per poi sodomizzarlo con una bottiglia.
Tutto questo, pare, perché il giovane si era dichiarato omosessuale, scatenando l’ira dei due.
L’omofoba Russia di Putin torna quindi a colpire, nel peggiore dei modi e nel silenzio generale dell’Unione Europea, che miseramente tace, perché tenuta per le palle dal ‘potere del GAS’.
Dopo il folle divieto alla ‘ propaganda omosessuale ‘ approvato dalla Duma, il Paese ha dovuto subire negli ultimi mesi aggressioni continue, e sempre a danno di omosessuali. Fino all’agghiacciante delitto di Volgograd, che spalanca una ferita sempre più sanguinolenta e bisognosa d’aiuto. Perché non si può morire così, a 23 anni, neanche nel peggiore dei nostri incubi.

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