Se a rifiutare l’accanimento terapeutico è un CARDINALE…

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Un Cardinale che RIFIUTA l’accanimento terapeutico.
Ma come, anni dopo lo SHOCK Eluana Englaro, con l’intero Vaticano sceso in piazza in difesa della vita (?!?) della povera Eluana, un rappresentate della stessa Chiesa Cattolica ad un passo dalla morte rifiuta peg, tubicino per alimentazione artificiale che viene inserito nell’addome e/o sondino naso-gastrico?
Esatto.
Il cardinale Martini, malato da anni e ormai impossibilitato a deglutire e ad alimentarsi, ha detto NO all’accanimento terapeutico. Morendo proprio in queste ultime ore.
In un Paese in cui la politica italiana si ritrova quasi COSTRETTA a non intervenire sul testamento biologico, per non turbare i DICTAT papali, la notizia arriva direttamente dal neurologo del cardinale meneghino, ovvero Gianni Pezzoli.
E la Santa Chiesa cosa dice sull’argomento? Nulla.
Semplicemente tace, nascondendosi dietro un ipocrita, silente e fastidioso imbarazzo.
Perché dinanzi a BATTAGLIE a loro dire EPOCALI come quelle sui matrimoni gay e sul FINE VITA, si è detto e scritto tanto. Troppo. Mentendo a se’ stessi e a tutto il mondo cattolico, italiano e non. Come dimostra quest’oggi il coraggioso Cardinal Martini, spesso distante dai VOLERI del Cupolone.
Umano e cosciente, tanto da preferir MORIRE (di fame e di sete), invece che (non) vivere attaccato ad una macchina.
Esattamente come Eluana.

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