Anche Milano ha il suo registro delle unioni civili

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11 ore e mezza di battaglia, con il Sindaco Giuliano Pisapia sempre in aula, in testa al ‘gruppo’.
E alla fine ce l’hanno fatta. Ce l’abbiamo fatta.
Anche Milano ha il suo registro per le coppie di fatto.
27 i voti favorevoli, sette i contrari, 4 gli astenuti. Ed è qui che casca l’asino, perché ad ASTENERSI sono stati i 4 CATTOLICI del Partito Democratico, riusciti ancora una volta a far VERGOGNARE il proprio elettorato. Il registro era o non era nel programma elettorale del Sindaco? Tu hai o non hai appoggiato quel programma? E allora il registro DEVI votarlo, non puoi astenerti, non puoi mettere paletti ridicoli e minacciare il voto contrario, rischiando di spaccare la giunta. Paradossalmente a votare SI’ sono stati Manfredi Palmeri (Fli) e due consiglieri della compagine ‘liberal’ del Pdl: Luigi Pagliuca e Pietro Tatarella, oltre al grillino Mattia Calise. I cattolici del PD hanno quindi preferito TACERE, a differenza di 4 rappresentati dell’OPPOSIZIONE, che hanno dato il loro appoggio a Pisapia.
Che esce trionfante da una battaglia che nei giorni scorsi aveva visto scendere in campo persino la Curia, ridicola nel sottolineare il rischio POLIGAMIA nel caso in cui fosse passato il testo. Una battaglia di civiltà e di diritti, soprattutto simbolica, che segue quelle già vinte a Torino, Padova, Napoli e in altre città d’Italia.
Un’Italia esplicitamente PRONTA al cambiamento ma ‘vittima’ di un Parlamento che ancora oggi tace sull’argomento. Facendo finta di discuterne, per poi pensare a tutt’altro.

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