Che il 12 novembre diventi Festa Nazionale

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17 anni di potere.
17 anni passati a sopportare le sue bugie, le sue battute da cabaret da quattro soldi, i suoi ammiccamenti maschilisti e sessisti, le sue leggi ad personam, i suoi insulti alla Costituzione e all’Italia intera.
17 anni che hanno segnato e cambiato non solo un Paese ma almeno 2 generazioni, rovinate dalla sua politica da tele-imbonitore, fatta di promesse, di sogni sfacciati e spiattellati su tv e giornali, in 17 anni ovviamente mai realizzati.
17 anni di puttane, di ministri improponibili, di figure di merda internazionali, di vergognosi deputati e senatori, di compravendite, processi e barzellette.
17 anni più volte sembrati sull’orlo del precipizio, per poi riprendere magicamente quota.
Ma ora ci siamo. All’ora di cena salirà al Quirinale, per dimettersi. E togliersi dalle palle una volta per tutte.
Che il 12 novembre diventi FESTA NAZIONALE, come nuovo giorno di LIBERAZIONE.
Perché sarà dura ripartire, ci vorranno anni per estirpare il berlusconismo dalla politica e dalla società nostrana, drogata ed avvelenata da 17 anni di terrore culturale, ma oggi, in queste ore, abbiamo messo la prima pietra.
C’è un Paese da far resuscitare.
Senza Silvio Berlusconi.
Quel giorno è arrivato.
Ed è oggi.
W l’Italia.

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