Fa discutere la decisione negli Stati Uniti di quattordici dei suoi cinquanta Stati contro TikTok, la popolare piattaforma social cinese, tra quelle più amate da giovanissimi e non. Una scelta che, neanche a dirlo, ha scatenato moltissime polemiche online.
Una content creator mentre prepara un video – Spetteguless.it
Ormai da anni TikTok è una delle piattaforme social più amate dagli utenti, usata da milioni di persone per condividere con gli altri brevi video o contenuti. TikTok, creata in Cina, si è ben presto estesa a macchia d’olio, e oggi risulta quella più utilizzata dalle nuove generazioni, superando anche app un tempo famosissime come Facebook e Instagram.
Nonostante sia molto amata, però, non è esente da critiche, in particolare da parte degli adulti, che la vedono come una reale minaccia per i più giovani. Ne è prova quanto accaduto negli Stati Uniti, dove quattordici dei suoi stati confederati, hanno preso una decisione clamorosa. Nato inizialmente come Musical. ly, TikTok nella mente dei suoi fondatori era nato come un social network educativo, dove gli utenti avrebbero potuto imparare e insegnare molte materie grazie a brevi filmati. Così pensata, tuttavia, non ebbe grande successo, portando i due fondatori a puntare soprattutto sui giovanissimi.
TikTok finisce nella bufera, la decisione negli Stati Uniti fa clamore: si tratta di un nuovo precedente?
Il vero boom arriva però nel 2017, quando la Bytedance, acquistò Musical.ly per circa 750 milioni di euro, rinominandolo TikTok per renderlo più invogliante, portando la piattaforma a avere 1,58 miliardi di utenti nel 2023. TikTok è però stata molto osteggiata, in quanto ritenuta pericolosa proprio per la salute dei più giovani. È proprio per questo motivo che quattordici stati americani hanno deciso di intentare causa con l’accusa di essere nociva per la salute mentale e avere alla base meccanismi che generano ansia, depressione e di dipendenza nei ragazzi.
Due ragazzi mentre preparano un contenuto per TikTok – Spetteguless.it
Presentate presso i tribunali statali, le denunce riguardano anche l’algoritmo della piattaforma e la modalità di visione pressoché infinita dei diversi video, che porterebbe a un uso eccessivo ben noto ai suoi sviluppatori. E non è finita qui, poiché sotto accusa sono finiti anche i filtri che i tiktoker possono aggiungere a immagini e filmati e alimenterebbero un tipo di bellezza irreale, potenzialmente in grado di suscitare eventuali disturbi alimentari. Una bella gatta da pelare per TikTok, che ora dovrà correre velocemente ai ripari per evitare una causa potenzialmente milionaria, e creare un precedente, epr i suoi proprietari, molto pericoloso.
