L’ultima confessione di Flavio Insinna: “Torno in tv, ma la mia vera vita è fare il volontario”

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Dopo aver lavorato per molti anni in rai, Flavio Insinna è pronto a fare solo debutto su La7. Ecco cosa ha detto durante la sua ultima intervista.

Flavio Insinna su La7

Flavio Insinna su La7- Spetteguless.it

In occasione della sua nuova avventura lavorativa, Flavio Insinna ha rilasciato una dichiarazione in cui ha parlato molto di ciò che accade anche a telecamere spente e quindi quando non è impegnato nei suoi lavori televisivi. Dopo aver detto addio alla Rai, dal 7 ottobre il conduttore è pronto a partire su La7 con un programma che andrà in onda alle ore 18:30 da lunedì a sabato, un format che prende il nome di Famiglie d’Italia. In occasione di una sua intervista al settimanale Oggi è stato proprio lui ad affermare: «Giocare con le famiglie, stare insieme è il regalo più bello che possiamo farci in un mondo scellerato che fa la guerra». Ma cos’altro ha detto? Scopriamolo insieme nel testo che segue.

Flavio Insinna si racconta durante un’intervista, ecco che cosa ha detto

Flavio Insinna ha parlato molto dell’addio alla Rai il quale secondo lui è avvenuto senza nessun tipo di risentimento: «Prima di cominciare questa avventura con La7 abbiamo fatto qualche ragionamento con la Rai. A trent’anni magari avrei detto: “Sì, va bene, facciamo questa cosa”. Ma io ne ho quasi 60, sentivo che non erano proposte giuste per me. Ci siamo salutati e continuo a ringraziare. Quando leggo alcune interviste e sento del livore, mi sembra strano».

Il conduttore continua affermando: «Dopo cinque anni all’Eredità mi sarei sostituito pure io. Non mi piace fare e rifare le stesse cose, sento il bisogno di rischiare».

 

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Da sempre Flavio Insinna è molto impegnato nel volontariato al punto che lui stesso ha confessato durante l’intervista: «Quella del volontario è la mia vita vera: sono vent’anni che ho lo zaino di Emergency, di Sant’Egidio. Poi certo, c’è il lavoro e ci sono le paillettes. Ma oggi sono avvilito, impaurito, addolorato. Nel 2024 bombardiamo gli ospedali».

Il progetto a cui al momento si sta dedicando riguarda la collaborazione con una cooperativa che si interessa di un bene confiscato alla camorra: “Aiutiamo le persone che vogliono una seconda opportunità. Si ricorda sempre la battuta di Eduardo De Filippo: “Ha da passa’ ‘a nuttata”.

Flavio Insinna continua anche affermando: “Tutti prima o poi devono bussare alla porta di qualcun altro”. Che non vuol dire chiedere una raccomandazione, ma aiuto. E siccome anch’io ho bussato e avuto mille possibilità, il minimo che posso fare ora è dare una mano”.

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