Intervistato da Gianluca Gazzoli, l’agente immobiliare Gianluca Torre, famoso per “Casa a prima vista”, rivela i retroscena del suo lavoro.
Abbiamo imparato a conoscerlo in TV attraverso le avventure di “Casa a prima vista”, ma la cifra stilistica di Gianluca Torre, ormai, sono i brevi video Instagram in cui ci presenta le case più belle di Milano e dintorni. Come ha iniziato a lavorare nel mondo delle agenzie immobiliari? E cosa significa avere a che fare con clienti super ricchi che cercano casa? A rispondere a queste curiosità è lui stesso, intervistato da Gianluca Gazzoli al podcast “Passa dal BSMT”.
Gianluca Torre, da agente immobiliare a stella dei social
Del mestiere di agente immobiliare, Gianluca Torre, se n’è innamorato anni fa, imparando pian piano a svolgerlo con grande classe e charme: 54 anni e ormai una stella dei social, i suoi modi garbati e “giusti” nel presentare gli immobili sono ormai famosissimi.
La scoperta del web, comunque, è arrivata solo di recente: da anni ormai, Gianluca lavora come agente immobiliare per l’agenzia di lusso Engel&Volkers (a differenza della sua collega Ida Di Filippo, che l’agenzia ha deciso di abbandonarla).
Qualche anno fa, la proposta di partecipare a “Casa a prima vista”, e da lì l’inizio della popolarità. Di pari passo con l’inizio della trasmissione, comunque, Torre si è reso conto che i suoi profili social “privati” non l’avrebbero agevolato nel lavoro: ha deciso così di portarsi “al passo con i tempi”, e aprire la sua vita personale e professionale al pubblico. Mai scelta fu più azzeccata: ad oggi, sono 342 mila le persone che lo seguono solo su Instagram.
Le richieste più strane dei clienti: dal campo da padel al bunker nucleare
Il mercato immobiliare, soprattutto quello milanese, appare ai più come una giungla impenetrabile che conserva i più bizzarri segreti, e stando ai racconti inediti di Gianluca Torre la realtà potrebbe non essere troppo lontana da questa fantasia. Intervistato a “Passa dal BSMT”, infatti, l’agente immobiliare ha rivelato le più bizzarre tra le tante esperienze avute in anni di lavoro.
Come quella volta che, in una casa, il proprietario aveva installato in bagno due WC, uno accanto all’altro, perché “se riesci a condividere questo momento con la tua donna riuscirai a condividere tutto”. Ma non è tutto: Torre ha spiegato che spesso sono proprio i clienti con maggiori disponibilità economiche a fare le richieste più inspiegabili.
Qualche esempio? Un campo da padel direttamente all’interno dell’edificio, ma anche una piscina dove nuotare controcorrente, per fare un po’ di sano sport senza uscire di casa.
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E poi, la ciliegina sulla torta: sembra che, dopo l’esperienza della pandemia da Covid-19, in molti abbiano inserito tra i must have delle loro case da sogno un bunker nucleare dove rifugiarsi, ovviamente collegato direttamente all’abitazione principale. Per non parlare della “seconda entrata” per l’amante, un grande classico: il povero Gianluca deve vederne davvero delle belle!