Si è conclusa ieri l’ultima edizione dell’Eurovision Song Contest: e trionfare è stato Nemo con The code dalla Svizzera. Angelina Mango è arrivata settima, nonostante una prova da tutti definita eccellente. Eppure la cantante avrebbe rischiato addirittura di ricevere delle sanzioni, ecco perché.
Alla fine i pronostici si sono rivelati azzeccati: Angelina Mango con La noia non è riuscita a qualificarsi tra i primi cinque della competizione internazionale, finendo settima nonostante un’esibizione impeccabile. A vincere l’Eurovision Song Contest è stato il non binario Nemo con The code dalla Svizzera, che ha ricevuto i dodici punti pressoché da tutti i rappresentanti delle altre nazioni. Un risultato che, seppure faccia male a livello di orgoglio nazionale, è giusto, considerato l’enorme talento dell’artista elvetico.
Per Angelina, tuttavia, questo Eurovision è stato anche un modo per mettersi alla prova su un palco internazionale, e le ha regalato sicuramente grande visibilità. Inoltre la sua esibizione è risultata essere la più cliccata e piacciata sui profili social della kermesse. Un bel risultato quindi per la ventitreenne lucana, che appena un anno fa, salutava il pubblico di Amici e di Canale 5, e di certo non si aspettava di vivere tanti cambiamenti importanti nel giro di 12 mesi. E dire che il suo percorso sarebbe potuto essere ancora più complicato, a causa di alcune sanzioni che avrebbero potuto colpirla.
Angelina fuori dalla Top5 dell’Eurovision Song Contest, ma sarebbe potuta andare pure peggio!
Alla fine della seconda semifinale del 9 maggio, infatti, la Rai aveva mostrato le percentuali date dal Paese ai diversi artisti, con il 39% andato a Israele. Peccato che per il regolamento dell’Eurovision Song Contest, ciò fosse assolutamente vietato. Nei giorni scorsi quindi si era parlato di sanzioni e addirittura squalifica per l’artista di La noia. Fortunatamente Angelina Mango non è stata penalizzata, ma sicuramente ha rischiato grosso a causa di una mancanza di attenzione da parte della televisione pubblica.
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La Rai si era affrettata a definire un errore la diffusione dei dati di voto, ma ciò aveva portato comunque a una certa influenza nelle quotazioni da parte degli scommettitori, e Eden Golan, ottava fino a giovedì, si era ritrovata un paio di giorni fa seconda dietro alla Croazia. Sfondoni che appaiono ai più incomprensibili, dato che il regolamento dell’Eurovision Song Contest è ben chiaro a tutti i Paesi che ne prendono parte, e non era mai successo che una nazione mostrasse le votazioni nel corso delle fasi intermedie della kermesse. Ormai quel che è fatto è fatto, ma la speranza è che una cosa del genere non si ripeta mai più.