Nella giornata di lunedì, i giornalisti Rai hanno indetto uno sciopero: programmazione nel caos, coinvolta anche Caterina Balivo.
La Rai è ormai nel caos totale, e a dimostrarlo ulteriormente è arrivato lo sciopero dei giornalisti indetto lo scorso 6 maggio: da un lato, il sindacato Usigrai si batte per i diritti dei lavoratori del servizio pubblico, ma anche dei cittadini. Dall’altro, Unirai cerca di dissimulare il più possibile, ma i risultati sulla programmazione si sono visti, eccome: tra le “vittime” c’è anche “La volta buona” di Caterina Balivo.
La ribellione dei giornalisti Rai
Non trova pace la Rai: se fino a qualche mese fa erano solo gli spettatori a muovere critiche al servizio pubblico facendo montare polemiche, ad esempio sui presunti tentativi di censura, adesso sono gli stessi giornalisti a puntare il dito contro la loro azienda. La “goccia” che ha fatto traboccare il vaso è stata la censura al monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile, che la Rai aveva cercato di accantonare come una questione economica.
Una versione a cui quasi nessuno ha creduto, e che ha portato i giornalisti dell’azienda di Stato a ribellarsi, trasmettendo in ogni edizione dei principali TG un comunicato di protesta contro una gestione del servizio pubblico che lo sta rendendo “il megafono” della politica. Da lì, l’indizione di uno sciopero, entrato in scena due giorni fa, lunedì 6 maggio.
Per l’occasione, il sindacato che ha indetto lo sciopero, Usigrai, ha trasmesso anche un video animato che ben racchiude le motivazioni della protesta.
Il videocomunicato Usigrai in onda oggi in tutti i i Tg Rai che annuncia lo sciopero delle giornaliste e dei giornalisti #Rai indetto per domani lunedì 6 maggio pic.twitter.com/gDFu61ZptQ
— USIGRai (@USIGRai) May 5, 2024
Si parla di “controllo asfissiante” sul lavoro dei giornalisti, “carenze di organico” e mancanza di una selezione pubblica, nonché la mancata stabilizzazione dei precari. Insomma: non è tutto oro quel che luccica. Eppure, a dare l’impressione che andasse comunque tutto bene, la Rai ci ha provato lo stesso.
Sciopero giornalisti Rai, palinsesto sconvolto: tocca anche a Caterina Balivo
Anche se la maggioranza dei giornalisti Rai ha deciso di prendere parte allo sciopero indetto da Usigrai, sembra che la controparte aziendale abbia deciso di non ammettere la sconfitta: secondo Unirai, il sindacato di destra interno all’azienda, la protesta è da ricollegare a motivazioni ideologiche e politiche, piuttosto che professionali.
Sta di fatto che mamma Rai si è trovata davanti ad un bel problema: riempire tutti i turni lasciati scoperti, sopperendo soprattutto alla mancanza di organico per mandare avanti le numerose edizioni dei telegiornali.
Per farlo, gli iscritti Unirai sono stati caldamente invitati a lavorare al posto dei loro colleghi, per un risultato che salvasse le apparenze: su Rai1 e Rai2, sono andate in onda solo le edizioni delle 13 e 13:30 di Tg1 e Tg2, con servizi “insolitamente lunghi” per non rendere palese la mancanza di contenuti.
“Un inganno ai cittadini per mascherare il fallimento del boicottaggio”, l’ha definito Daniele Macheda, segretario Usigrai. A pagare, in effetti, sono stati soprattutto i telespettatori, che hanno visto stravolgere il palinsesto a cui erano abituati.
Tra le “vittime” c’è anche “La Volta Buona” di Caterina Balivo: come comunicato dalla stessa conduttrice in un post su Instagram, la puntata di lunedì è andata in onda alle 13:30 anziché alle 14, probabilmente per coprire il vuoto lasciato dal Tg di durata ridotta.
Balivo, comunque, si è limitata ad informare i follower senza dare ulteriori spiegazioni: non una parola sullo sciopero, né sulla situazione tragica in cui versa il servizio pubblico.