Per i più giovani il suo nome dirà poco o nulla, ma Ricky Gianco è considerato dagli addetti ai lavori e non solo uno dei fondatori della musica rock italiana. Intervistato di recente, l’artista ha sparato a zero su un famoso collega, non risparmiandoli critiche.
Nome noto a tutti gli appassionati di musica, Ricky Gianco ha spento di recente 81 candeline, e con l’occasione ha concesso un’intervista a Fanpage, nella quale ha ripercorso la sua incredibile carriera e la collaborazione, seppur di breve durata, con uno dei cantanti più noti a livello nazionale e internazionale, per il quale non ha speso parole tenere.
Riccardo Sanna, questo è il vero nome dell’artista, nato a Lodi nel 1943, ha iniziato la carriera musicale giovanissimo, diventando nel 1958 chitarrista dei futuri Dik Dik. Considerato tra i precursori del rock n’ roll italiano, nel 1960 inizia la collaborazione dapprima con I Ribelli e poi con Quelli.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con alcuni tra gli artisti italiani e internazionali più famosi come Gino Paoli, Gianfranco Manfredi Luigi Tenco e anche i Toto e i Beatles. Una carriera strepitosa, che lo ha visto pubblicare 23 album di cui 19 in studio e 4 raccolte, lavorando anche alla colonna sonora di Liquirizia film di Salvatore Samperi del 1979.
Ricky Gianco, stilettata contro il noto collega: “Più che un clan una corte”
L’artista lombardo è famoso anche per avere fatto parte per un breve periodo del Clan Celentano, all’inizio degli anni Sessanta. Un’esperienza interrottasi a causa di un brutto diverbio con Il Molleggiato. Stando a alcune indiscrezioni del tempo, Ricky divenne protagonista durante il Cantagiro 1962 di un bizzarro episodio: Adriano, impossibilitato a esibirsi, dovette essere sostituito e per questo l’organizzazione pensò proprio a Gianco. Quest’ultimo, però, dovette subire le imposizioni di Celentano, scontento e indispettito che la sua Stai lontana da me venisse interpretata proprio da lui.
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Il gruppo a supporto di Celentano, tra cui Luciano Tajoli, Claudio Villa e Teddy Reno, quindi, poco prima dell’esibizione arrivò a rinchiudere l’artista in un camerino, impedendogli di fatto di salire sul palco. Parlando con Fanpage, il cantante ha ricordato la sua breve esperienza con Celentano: “Il Clan lo lasciai dopo un anno e mezzo, per un disaccordo con Adriano. Non firmai un contratto. Più che un clan, Celentano voleva una corte, che dicesse sempre di sì. Dopo il clan, ho avuto i miei successi e decisi di andare a registrare a Londra”. Parole che lasciano sottintendere come nonostante siano passati molti anni, tra lui e Il Molleggiato i rapporti non si siano addolciti e anzi ancora oggi siano piuttosto freddi. Come la prenderà il diretto interessato?