Riceverà un David di Donatello a maggio: nonostante la malattia, se Vincenzo Mollica riacquistasse la vista, questo è ciò che vorrebbe guardare.
In molti lo ricordano per la rubrica che ha portato avanti con passione per anni al Tg1, DoReCiakGulp: Vincenzo Mollica, 40 anni da giornalista e 70 compiuti da poco, adesso deve fare i conti con il morbo di Parkinson e la cecità. Ma c’è qualcosa che lo salva, e se potesse tornare a vedere per due ore, dice, c’è solo una cosa che guarderebbe.
Il David di Donatello speciale a Vincenzo Mollica
Non capita tutti i giorni di ricevere un David di Donatello speciale, ma la carriera di Vincenzo Mollica, che ha lasciato la TV da qualche anno, non poteva che culminare con un simile riconoscimento. Si definisce “un cronista, impressionista e impressionabile”, e le sue interviste ci hanno accompagnato per anni – più di 40 – raccontando il mondo dello spettacolo in uno stile che solo lui sapeva interpretare al meglio.
Questa è una delle motivazioni alla base della scelta di conferirgli il David il 3 maggio, che Piera Detassis, vertice dell’Accademia del Cinema italiano, ha spiegato parlando dello “stile unico, empatia e arte dell’intervista” di Mollica, che hanno segnato un modello per i giornalisti venuti dopo di lui.
Un modello che, forse, avrebbe continuato a disegnare con meticolosità, nonostante la nuova identità della Rai, se non fosse stato per i problemi di salute che l’hanno colpito negli ultimi anni.
“Se potessi tornare a vedere..”, Vincenzo Mollica tra Parkinson e cecità
Da ormai qualche anno, Mollica lotta con due compagni di viaggio piuttosto ingombranti: il morbo di Parkinson e la cecità. “Cerco di andarci d’accordo” racconta il giornalista al Corriere della Sera, “ci sono giornate più nere e giornate più luminose, pace non si fa mai”.
Poi, però, riappare la positività che da sempre lo contraddistingue: anche nel mezzo della tempesta, Mollica si augura che i suoi problemi “vengano fermati prima” che la sua vita finisca, e nel frattempo l’arma per andare avanti è “un sorriso pronto per tutti gli usi: è speranza allo stato puro”.
La malattia, comunque, non gli impedisce di avere le idee chiare sul mondo dello spettacolo moderno: quando gli si chiede chi vorrebbe intervistare tra gli attori più in auge al momento, Mollica risponde “meglio non rischiare una delusione”.
Visualizza questo post su Instagram
E anche se il mondo del cinema è sempre stato la sua passione, c’è solo un film che vorrebbe guardare se potesse tornare a vedere per due ore: “guarderei mia moglie Rosemarie e mia figlia Caterina, il più bel film che mi sia capitato nella vita.”