‘Lacrime e rabbia’, Roberto Vecchioni sconvolto: la sua reazione per le manganellate agli studenti

Condividi

Le immagini degli studenti presi a manganellate a Pisa e Firenze hanno toccato anche Roberto Vecchioni, che non ha trattenuto le lacrime.

Roberto Vecchioni.

Roberto Vecchioni non trattiene le lacrime per le violenze contro gli studenti a Pisa (spetteguless.it)

Continuano ad infiammare la polemica le immagini della Polizia che carica il corteo di studenti disarmati a Firenze e Pisa, durante una manifestazione pacifica pro Palestina. E nel mezzo del dibattito politico, come molti personaggi noti anche Roberto Vecchioni ha detto la sua, non nascondendo il profondo dolore provocatogli da simili immagini.

Pisa e Firenza, i cortei studenteschi finiti nel sangue

Sono giorni infuocati per il dibattito sulla guerra a Gaza, soprattutto a motivo della mobilitazione di attivisti e studenti che continuano ad organizzare manifestazioni pacifiche in sostegno della Palestina. Molte di queste, tuttavia, stanno sfociando nel sangue, e non per colpa loro: ne è un esempio quanto accaduto a Pisa e Firenze, città nelle quali i cortei si sono chiusi con un bilancio di, rispettivamente, 5 studenti feriti e una giovane studentessa a cui è stato fratturato il naso. Il motivo? Le forze di Polizia hanno caricato la folla colpendo i manifestanti con i manganelli, e dando sfogo a scene di violenza inaudita che ancora circolano copiosamente sui social.

Cartelli in un corteo contro le manganellate sugli studenti.

Gli studenti tornano a manifestare contro le manganellate (spetteguless.it)

Una simile reazione, fanno notare gli studenti, ha dell’assurdo soprattutto perché si trattava di persone disarmate che non stavano assumendo atteggiamenti violenti, ma erano semplicemente determinate a proseguire la marcia per dimostrare il proprio sostegno al popolo palestinese. A Pisa, tuttavia, il corteo ha raggiunto piazza dei Cavalieri trovandosi di fronte ad un sbarramento della Polizia, che ha caricato gli studenti quando questi hanno cercato di oltrepassare il blocco. A Firenze, invece, la violenza è partita quando, dopo aver raggiunto tappe del percorso di cui le autorità erano state informate, il corteo ha deciso di muovere verso il consolato USA, destinazione per la quale non era stato autorizzato.

La maggioranza dell’opinione pubblica, comunque, è d’accordo nel non ritenere simili eventi delle “scintille” degne di giustificare la violenza subita dagli studenti.

La reazione di Roberto Vecchioni: “noi non siamo così”

Inutile dire che questi episodi abbiano infiammato il dibattito politico, tanto da portare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a pronunciarsi sulla questione, facendo sapere in un comunicato ufficiale del Quirinale di aver telefonato al Ministro dell’Interno Piantedosi, per puntualizzare che le Forze dell’Ordine dovrebbero dimostrare la propria autorevolezza assicurando la sicurezza e tutelando la libertà di manifestare in modo pacifico. Pertanto, conclude Mattarella, i manganelli con i ragazzi sono un fallimento. A dire la sua ci ha pensato anche Roberto Vecchioni, che intervistato durante la trasmissione In altre parole, non è riuscito a trattenere le lacrime e il profondo dolore davanti a simili episodi di violenza sugli studenti.

@leggoit A In altre parole, la trasmissione di Massimo Gramellini in onda su La7, Roberto Vecchioni si commuove parlando dei recenti #scontri di #Pisa e #Firenze tra gli #studenti e le forze dell’ordine. «Cose che non possono succedere», dice il cantante. Link in bio⁠ @LA7 @inaltreparolela7 ⁠ #leggo #leggoit #la7 #robertovecchioni #inaltreparole ♬ suono originale – Leggo

Il cantautore, che sa bene cosa significhi perdere un figlio, ha commentato quanto accaduto a Firenze e Pisa dicendo sull’orlo del pianto che queste “non sono cose che possono succedere, non devono succedere: noi non siamo così”. Vecchioni ha più volte dichiarato la sua totale solidarietà alle nuove generazioni, criticando spesso aspramente chi continua ad insinuare che i giovani non abbiano voglia o capacità di fare e cambiare le cose.

Duro anche il commento di Massimo Gramellini, che durante la stessa puntata del programma in onda su La7 ha commentato gli episodi di Pisa come “sproporzionati”: è assurdo pensare che appena i giovani si alzano e scendono in piazza per manifestare, sia proprio lo Stato a “sdraiarli per terra a colpi di manganello”.

Autore

Articoli correlati

Impostazioni privacy