Gino Paoli lapidario su Sanremo: “Tutte canzoni scelte da un tabacchino”, l’artista non si trattiene

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Gino Paoli ha preso parte a Tintoria, comedy podcast di Sanremo. L’artista non si trattiene e commenta le canzoni della 74ª edizione del festival della canzone italiana. 

Gino Paoli su Sanremo

Gino Paoli – Spetteguless.it

Gino Paoli è un pilastro della musica italiana, un cantautore che ha fatto la storia all’interno della scena musicale in Italia. Si è trovato poche ore fa a commentare la 74ª edizione del festival della canzone italiana durante un’intervista al podcast condotto da Stefano Rapone e Daniele Tinto, Tintoria. La puntata del podcast si può trovare sulle varie piattaforme streaming, come per esempio YouTube, per chi volesse ascoltare le parole di Gino Paoli.

Gino Paoli commenta la 74ª edizione del festival di Sanremo e non si trattiene

Il cantautore Gino Paoli, pilastro all’interno della scena musicale italiana, ha partecipato al podcast Tintoria ed ha commentato l’ultima edizione del festival di Sanremo, o meglio ha commentato la prima puntata e in generale il festival degli ultimi anni. L’artista, interprete de Il cielo in una stanza, durante l’intervista (che poi alla fine è stata una chiacchierata fra amici) ha parlato dei vari cantanti in gara al Festival 2024 con termini poco entusiastici. Secondo Gino Paoli la qualità dei brani presentati è cambiata ma in peggio. Stando alle parole del cantautore Sanremo anni fa rappresentava una “chances di vita”, le persone partecipavano a Sanremo affermando: se non vinco mi ammazzo”.

Gino Paoli su Sanremo 2024

Gino Paoli – Spetteguless.it

Tempo fa, continua a spiegare Gino Paoli, le cose andavano in maniera diversa, i brani uscivano e venivano cantati ovunque, anche in Giappone. Era tutto completamente diverso, si trattava anche di un fatto economico, le canzoni che venivano presentate al festival erano sempre scelte da editori, avevano filtri già così tanto importanti che brani “di m***a” (testuali parole del cantautore) sul palco dell’Ariston non ci arrivano proprio, adesso invece questi brani sono gli unici che ci arrivano, afferma Gino Paoli. 

Queste le parole di Gino Paoli a Tintoria, il comedy podcast di Sanremo, sul Festival e sui brani portati sul palco dell’Ariston dai big in gara:

“No, non guardo Sanremo. Una volta era il Festival della canzone, non era neanche importante chi la cantasse, poi le case discografiche si sono accorte del potere rituale per l’Italia e adesso fanno il prodotto finito sperando che abbia una promozione. Da lì la tv si accorge che lo spettacolo di Sanremo funziona, arriva non solo in Italia ma anche fuori, e allora si appropria di Sanremo e lo fa diventare lo squallido spettacolo che è adesso”.

Cosa ne pensate delle sue parole?

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