Ha saputo conquistare, con la sua simpatia, anche le nuove generazioni Iva Zanicchi. Eppure, non tutti sanno perché la cantante ha un soprannome piuttosto strano: aquila si Ligonchio. Ecco tutto quello che dovete sapere su questo intessente dettaglio.
Possiamo senza dubbio definire Iva Zanicchi un’icona della musica italiana che ha saputo attraversare decenni di successi, reinventandosi costantemente e lasciando un’impronta indelebile nella storia musicale del nostro Paese. La sua carriera, iniziata nei primi anni ’60, si è evoluta da brani romantici a canzoni impegnate grazie alla versatilità artistica.
Il suo primo grande successo, “Come ti vorrei”, è una versione italiana del brano “Cry to Me” di Solomon Burke, che ha segnato l’inizio del suo legame con la casa discografica Ri-Fi, condiviso con altre icone musicali come Mina. Questa associazione ha dato vita a una rivalità mediatica, mai confermata dalle dirette interessate, che ha contribuito a creare attorno a loro un’aura di mistero e fascino.
La fine degli anni ’60 ha visto Iva Zanicchi raggiungere i primi posti del Festival di Sanremo, vincendolo due volte, prima in coppia con Claudio Villa e poi con Bobby Solo, grazie al brano “Zingara”, uno dei suoi pezzi brani più celebri. Gli anni ’70 hanno rappresentato il periodo della sua consacrazione, con un cambio di stile che l’ha vista passare da brani d’amore a canzoni impegnate, collaborando con autori di calibro come Endrigo, Aznavour e Vecchioni. Proprio con questo cambio di stile riesce a sconfinare: diventando famosa in tanti altri paesi europei e non, soprattutto in America Latina, dove ha incantato il pubblico con i suoi brani in lingua spagnola.
Iva Zanicchi, alcune curiosità sul suo conto: perché è soprannominata Aquila di Ligonchio?
Non si è fermata alla musica però: Iva Zanicchi ha voluto provare anche il mondo della televisione e della politica, diventando prima conduttrice e poi deputata al Parlamento Europeo. Il soprannome “Aquila di Ligonchio” le è stato attribuito in un contesto in cui i media dell’epoca giocavano a creare soprannomi “zoologici” per le cantanti italiane, unendo così Iva Zanicchi a un gruppo esclusivo di artiste come Mina, Patty Pravo e Milva, ognuna con un proprio simbolo animale che ne esaltava le caratteristiche uniche e il talento.
Il legame di Iva con Sanremo è molto profondo: dal suo debutto nel 1965 fino al rientro nel 2022 con il brano “Voglio amarti”, ogni partecipazione al Festival è stata un momento chiave della sua carriera.
Oggi, Iva continua a fare musica e televisione, spesso unendo le due cose come in Io Canto Generation, programma di Gerry Scotti. L’età non la ferma. Iva ha ancora molto da offrire e non ha nessuna intenzione di abbandonare il piccolo schermo.