“Mi sembra che Elodie, con il suo atteggiamento, dia una rappresentazione poco elegante del corpo della donna. Posso dirlo?”.

Filo meloniana, donna di destra che ha chiesto di essere chiamata “direttore d’orchestra e non direttrice”, Beatrice Venezi ha così esplicitato una propria gratuita opionione nei confronti di Elodie, che da donna elegante qual è ha fortunatamente per lei evitato repliche a caldo, perché sarebbero piovute probabilmente tutte le madonne del mondo.
Nel dubbio Venezi, che un mese fa ha provocatoriamente diretto l’Inno a Roma di Puccini caro al MSI come replica ai francesi che avevano dato forma ad una raccolta firme per evitare il suo arrivo in quanto «direttore d’orchestra neo-fascista», si è trovata al posto giusto nel momento giusto. Con questo governo è facile immaginarla direttrice artistica di Sanremo 2025, tra un anno, quando Amadeus sarà un lontano e rimpianto ricordo. Anzi no, rettifico che poi si offende: direttore artistico.