Il 23 marzo del 2006 su Disney Channel andava in onda la prima storica puntata di Hannah Montana, creata da Michael Poryes, Rich Correll e Barry O’Brien. Il primo di 98 episodi, spalmati in 4 stagioni con l’aggiunta di un film, che nel 2009 incassò la bellezza di 155,545,279 dollari in tutto il mondo.
Perché Hannah Montana fu fenomeno televisivo e di costume, con Miley Cyrus, all’epoca 14enne, diva adolescenziale, un tempo dipinta come casta e pura, la brava ragazza della porta accanto, la figlia che qualunque americano avrebbe voluto in casa propria. Per poi salutare il mondo Disney, crescere, cestinare l’anello della castità e virare altrove.
La serie ruotava attorno a Miley Stewart (Miley Cyrus), che di giorno era una studentessa ma di notte, smessi i panni di ragazzina normale, diventava Hanna Montana, popolarissima cantante pop. Solo i famigliari e pochi amici intimi conoscevano il suo segreto, ma che fatica per Miley riuscire a tenere nascosta la propria vera identità per riuscire a vivere una vita da studentessa come tutti i suoi coetanei.
17 anni dopo quell’esordio posso dire di non aver mai visto una puntata di Hannah Montana. Amen.