In “Finch“, un uomo, un robot e un cane formano un’improbabile famiglia; è la storia dell’’avventura potente e commovente di un uomo alla ricerca di un modo per assicurarsi che il suo amato compagno a quattro zampe venga accudito anche dopo la sua morte.
Tom Hanks interpreta Finch, un ingegnere di robotica tra i pochi sopravvissuti a un cataclisma solare che ha trasformato il mondo in una landa desolata. Finch da dieci anni vive in un bunker sotterraneo e ha costruito un mondo tutto suo che condivide con il suo cane Goodyear; preoccupato per le sue sorti ha realizzato un robot (interpretato da Caleb Landry Jones) a cui insegnerà a vegliare su Goodyear quando lui non sarà più in grado. Mentre il trio si imbarca in un pericoloso viaggio in un desolato West americano, Finch si sforza di mostrare alla sua creazione, che si fa chiamare Jeff, la gioia e la meraviglia di cosa significhi essere ancora vivi. Il loro viaggio è lastricato di sfide, ma anche di umorismo, poiché è difficile per Finch spingere Jeff e Goodyear ad andare d’accordo, almeno quanto lo è per lui gestire i pericoli di questo nuovo mondo.
Questa la sinossi ufficiale del film diretto da Miguel Sapochnik, prodotto da Robert Zemeckis e con il mio idolatrato Tom Hanks assoluto protagonista, in solitaria come ai tempi di Cast Away. Ma se in quel caso parlava con un pallone da pallavolo, in questo ha al suo fianco un animale a 4 zampe e un robot.
Su Apple Plus dal 5 novembre.