Il brano forse più autobiografico della storia di Madonna ha appena compiuto 31 anni di vita.
Oh Father, quarto singolo estratto dall’album Like a Prayer, il cui video venne girato da un giovane David Fincher, all’epoca alla 2a (su 4 totali) collaborazione con Madonna, dopo Express Yourself e prima di Vogue e Bad Girl.
Brano con cui Madonna rievocava la propria infanzia, il difficile rapporto con suo padre e la morte della madre, che una giovanissima Ciccone vide con le labbra cucite, il giorno del funerale. Scena presente nel fantastico video, mini-film in bianco e nero in cui Madonna si sdoppia, tra infanzia e fase adulta, circondata da uomini violenti e sopraffatta dal ricordo di quel lutto mai del tutto elaborato.
Chiaro l’omaggio a Quarto Potere di Orson Welles, che Fincher proprio quest’anno ha celebrato grazie a Mank, film Netflix con cui è diventato il principale candidato agli Oscar del 2021.
Un inquietante video intriso di conflitti che il regista di Seven confezionò in modo impeccabile, tra luci e ombre, fantasmi dal passato e una fiumana di idee al servizio di un montaggio sublime.