“Anche se non ricordo di aver mai fatto quella specifica affermazione, e di non aver mai giudicato in base al background o al colore della pelle, il punto non è questo. Ciò che conta è che ho chiaramente agito in modi che hanno ferito gli altri. Sia che fossero la mia posizione e la mia prospettiva privilegiata a farmi percepire come insensibile o inappropriata, o che fosse solo la mia immaturità o il mio essere inutilmente complicata, mi scuso per il mio comportamento e per il dolore che posso aver causato. Tutti cresciamo e cambiamo e io ho usato questi ultimi mesi per riflettere sulle mie carenze. Tra un paio di mesi diventerò mamma e so che devo continuare a lavorare per migliorare me stessa e assumermi la responsabilità delle mie azioni, così da poter essere un vero modello per il mio bambino, così da poter trasmettere le mie lezioni e i miei errori, così che possa imparare da me. Ho ascoltato le critiche e sto imparando: anche se ora sono molto dispiaciuta, in futuro farò tesoro di questa esperienza”.
Così Lea Michele, dopo 24 ore di bufera social, ha chiesto scusa a Samantha Ware, ex collega di Glee che ieri l’aveva accusata di averla pesantemente insultata. “Ti ricordi quando hai reso il mio primo lavoro televisivo un inferno?”, aveva cinguettato la Ware. “Perché io non lo dimenticherò mai. Credo che tu abbia detto a tutti che se avessi avuto l’opportunità avresti cagato nella mia parrucca! È una delle tante aggressioni traumatiche che mi hanno fatto dubitare della mia carriera ad Hollywood”. A darle manforte i pesanti ‘mi piace’ di Alex Newell (Unique), Amber Riley (la grande Mercedes) e Dabier Snell. Ora, Lea, ha provato a spegnere l’incendio inaspettatamente divampato.