Michele Bravi, accusato di omicidio stradale dopo la morte di una 58enne in sella ad una moto, ha chiesto il patteggiamento, a un anno e mezzo, con la procura di Milano che ha dato parere favorevole.
L’assicurazione ha già risarcito la famiglia della vittima, che è così uscita dal processo e non si è costituita parte civile, ma in aula si è presentata l’associazione familiari e vittime della strada per chiedere di costituirsi parte civile.
Il giudice Di Milano Aurelio Barazzetta deciderà l’11 marzo.
Queste le parole di Manuel Gabrielli, legale di Bravi, riportate da Leggo: «Sta vivendo male, anche Michele è una vittima di questo procedimento penale perché è un reato che può capitare a chiunque potete comprendere suo stato d’animo: è distrutto». «Si è sempre comportato in modo corretto anche con le persone offese che non si sono costituite parti civile e sono state risarcire dall’assicurazione. Michele gli ha scritto una lettera due, tre mesi dopo il fatto per dirgli del suo dolore, per mostrargli la sua vicinanza e il vuoto che porta con sé».