In un nuovo documentario intitolato “Britney Spears – Breaking Point”, la tatuatrice Emily Wynne-Hughes ha ricordato la celebre notte del 2007 in cui Britney Spears crollò di fronte ai paparazzi.
Emily, a cui Britney chiese un tattoo quella notte infame, ricorda perfettamente quando la Spears arrivò nel suo studio Body and Soul Tattoo.
La porta si aprì lentamente e una figura incappucciata entrò. Notai che i suoi capelli erano spariti. Ricordo di averle chiesto, ‘perché ti sei rasato la testa?’. E la sua risposta fu un po’ strana. Mi disse, “Sai, non voglio proprio che nessuno mi tocchi la testa. Non voglio che nessuno mi tocchi i capelli. Sono stufa delle persone che mi toccano'”.
All’inizio di quella notte, Britney entrò in un salone di proprietà di Esther Tognozzi, a Los Angeles, e le chiese di raderle la testa. Esther ricorda che Britney venne inseguita dai paparazzi nel salone.
“Stavamo pulendo e c’erano un sacco di flash all’esterno, e ci chiedevamo, ‘Uh oh, cosa è successo, polizia, ambulanza?’. Guardammo fuori, c’erano un sacco di luci bianche che lampeggiavano e qualcuno bussò alla porta, perché teniamo sempre la porta chiusa a chiave, urlando, “Ehi, aprite la porta, Britney Spears vuole entrare”
Una volta entrata, Britney disse loro: “Voglio radermi i capelli”.
La proprietaria del salone provò a parlare con Britney, ma quando Emily ricevette una telefonata da suo fratello, Britney afferrò un rasoio elettrico e fece da sola.
Robert Baker, coreografo, ha invece dato pieni meriti a papà Jamie, che a suo dire salvò la figlia dal crollo totale.
Conosco Britney dal 1998. L’ho vista al culmine della sua fama e l’ho vista lottare quando le cose si sono fatte difficili. Stava andando fuori controllo. Stava attraversando il momento peggiore della sua vita e aveva bisogno di aiuto. Suo padre le ha dato l’aiuto di cui aveva bisogno. Se non lo avesse fatto, le cose avrebbero potuto essere molto diverse. Non credo che sarebbe ancora con noi oggi.