Chi si vanta di essere sotto testata giornalistica dovrebbe fare degli accertamenti. Dove è finita la deontologia?
La televisione ha dei mediatori, se siamo testate, abbiamo il dovere di verificare le cose, altrimenti prendiamo per bene e per buono tutto. Uno deve aprire gli occhi, chi studiava queste carte doveva farlo.
Non si è testata giornalistica per caso. Non è possibile che un programma che si vanta di essere sotto testata giornalistica, mangi per mesi su una storia insensata quando sarebbero bastate due semplici ricerche come abbiamo fatto noi. Deontologia: si sa ancora cos’è? E’ possibile che il sottobosco, il nulla, il vuoto assurgano programmi televisivi? Non è accettabile che una fake news facilmente individuabile diventi un romanzo per infinite puntate. E’ inaccettabile da un punto di vista deontologico. Se non si pone un freno a questo tipo di tv, ne pagheremo le conseguenze. Non capiremo più cosa è vero.
Tutto questo con Pamela Prati in studio, ospite di Non è l’Arena, prima ad averci mangiato per mesi e mesi.
Perché dopo un’estate intera di apparente serenità, e con l’autunno ufficialmente iniziato, le tv d’Italia continuano a romperci i coglioni con il PratiGate, mentre autentici stracci volano da un “NON E'” all’altro.
Neanche ci fosse Enzo Biagi, in uno dei due studi.
Il bue che dice cornuto all’asino, ma senza mai nominarlo. Nel dubbio basta con questa storia, che non se ne può più.