Nel corso di un’intervista con il New York Times per lanciare il suo imminente libro di memorie, Over The Top, Jonathan Van Ness ha fatto coming out, rivelando di essere in buona salute e orgogliosamente “membro della bellissima comunità sieropositiva”.
Van Ness ha poi rivelato di essere sopravvissuto ad abusi sessuali in tenea età da parte di un adulto, di essere stato vittima di omofobia e di aver combattuto l’abuso di sostanze. Dipendente dalla metanfetamina, è entrato in rehab due volte.
Una cruda autobiografia in cui Jonathan ha dettagliatamente descritto la sua adolescenza in Illinois e il lavoro come parrucchiere a Los Angeles, fino alla popolarità abbracciata grazie a Queer Eye di Netflix.