Non solo la BESt della Bocconi (Bocconi Equal Student), che in queste ultime settimane ha fatto tanto parlare di se’ purtroppo per l’ondata di omofobia che gli si è rivoltata contro, ma anche la Luiss Arcobaleno, da poco nata. Le università private italiane cominciano a muoversi sul campo glbtq, fondando associazioni portate avanti da studenti, giovani, stanchi di doversi nascondere, e subire. L’associazione Luiss Arcobaleno nasce infatti dall’idea di alcuni ragazzi, omosessuali e non, resisi conto che all’interno dell’ambiente universitario, sebbene non si fosse verificato alcun caso eclatante o manifesto, l’omofobia era comunque presente con uno strisciante atteggiamento di sospetto tipicamente borghese. Quali sono gli obiettivi principali? Bonificare l’ambiente universitario e far rientrare tra le molte iniziative culturali e ricreative presenti alla Luiss, finalmente, alcune a tematica lgbt; fare della lotta contro l’omofobia e le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale un tema sentito da tutta l’università, per favorire l’integrazione e la conoscenza reciproca e dimostrare l’inestimabile valore della diversità nei suoi molteplici aspetti. I ragazzi si riuniranno ufficialmente per approvare lo statuto e sancire la nascita dell’associazione il 18 luglio, nell’incantevole sede di Viale Romania. Le istituzioni Luiss, in particolare l’ufficio studi e l’ufficio orientamento, hanno dimostrato la loro sensibilità e la loro attenzione, e l’associazione avrà anche un suo stand alla “giornata della matricola”, evento in cui tutti i nuovi arrivati prendono conoscenza delle varie attività e associazioni attive nell’ambiente universitario. Forza ragazzi, fatevi rispettare. Grazie a Michele per la segnalazione, e per aver scritto quasi interamente questo post. Perché anche se non ho MAI particolarmente amato le università private, Luiss e Lumsa in testa, avete il mio totale sostegno.