L’ultimo episodio di AMERICAN CRIME STORY: THE ASSASSINATION OF GIANNI VERSACE sarà in onda in esclusiva su FoxCrime (Sky,116) a meno di 48 ore dalla messa in onda negli USA, domani venerdì 23 marzo alle 21:05.
Una puntata che ci riporta finalmente a Miami, sulla scena del delitto.
La serie che si era aperta con il brutale omicidio, si è sviluppata per 8 puntate in un lungo flashback che racconta la vita dello psicopatico killer di Versace, Andrew Cunanan (uno strepitoso Darren Criss), e la lunga sequenza di omicidi che lo avrebbero portato all’ultima celebre vittima, dandogli quella notorietà disperatamente ricercata.
Davanti al cadavere vediamo il suo sguardo finalmente riconciliato: ha ottenuto la rivincita su quel mondo che gli aveva negato ogni chance e lo aveva ghettizzato per la sua omosessualità. La stessa omofobia che Versace aveva facilmente combattuto con l’arma del suo talento artistico, un talento che Cunanan non aveva e voleva neutralizzare perché gli ricordava il suo fallimento. Fino ad arrivare all’omicidio.
Questo viene spiegato limpidamente nel monologo dell’amico Ronnie (Max Greenfield), l’amico del killer che gli dice: “Abbiamo sempre sognato di essere così ricchi e potenti da far dimenticare agli altri che siamo gay”.
Sarà lo stesso Gianni a dire al suo killer nel loro precedente incontro “Non devi perdere tempo a persuadere gli altri che tu farai qualcosa di importante: devi semplicemente farlo e esprimere le tue potenzialità con impegno e passione”.
Questi dialoghi sono il manifesto per una serie che non ambiva a raccontare il mondo della moda ma a descrivere come l’omofobia abbia distrutto le vite di tanti gay, fino al caso estremo di Cunanan, arrivato a uccidere cinque uomini e a distruggere la sua.
La stessa omofobia che ha impedito alla polizia investigativa di allearsi con la comunità omosessuale di Miami nella caccia all’assassino. Fino a quando si è arrivati al cadavere eccellente e non si sono più potuti chiudere gli occhi (“in fondo se la sono cercata”).
Anche perché la caccia ad Andrew Cunanan non sarebbe stata difficile: come ogni serial killer anche lui voleva che il mondo conoscesse le sue sofferenze, il suo dolore. Cunanan non voleva nascondersi: nel suo narcisismo patologico voleva essere protagonista e inconsciamente faceva di tutto per essere catturato.
Nella puntata finale ritorna anche l’aspro scontro frontale fra Antonio D’Amico e Donatella Versace (Ricky Martin e Penèlope Cruz). Lei non vuole che continui a vivere nelle proprietà di famiglia e lui è talmente sconvolto da commettere un maldestro tentativo di suicidio. Non verrà neppure nominato dal vescovo durante il funerale in Duomo.
La famosa messa funebre con le lacrime sincere di tante celebrities amiche di Versace, Cunanan la guarda in TV dalla sua casa galleggiante di Miami Beach, diventato il rifugio del ricercato numero 1 negli Usa. Cunanan, che è costretto a mangiare cibo per cani, davanti all’omelia si inginocchia e fa il segno della Croce in attesa del suo destino ormai segnato.