Lunedì mattina potremmo svegliarci con costei Ministro della Repubblica, al fianco di Matteo Salvini, Paola Binetti, Maurizio Gasparri, Renato Brunetta, Eugenia Roccella e compagna danzante.
E’ fondamentale ricordarlo, quando domenica saremo chiamati al voto, perché codesti soggetti sono quasi felici, orgogliosi, di esternare omofobia.
Chi promette l’abolizione delle unioni civili, chi la loro modifica, e chi appoggia gli estremisti cattolici di Pro Vita, come la leader di Fratelli d’Italia, che è tornata a parlare della fantomatica ‘ideologia gender’ che starebbe uccidendo (non si sa come) il Bel Paese.
Utilizzando genitori e bimbi visibilmente scandinavi, ovviamente, a conclusione di una campagna elettorale infarcita di menzogne e di promesse inapplicabili, di irrealtà e insostenibili porcate. Chi afferma che nel 2013 si stava meglio di oggi mente spudoratamente, sapendo di mentire. Tornare indietro di 20 anni in un colpo solo, e non di 5, è un rischio che non possiamo proprio permetterci.