Sei membri del consiglio consultivo su HIV e AIDS di Donald Trump si sono polemicamente dimessi accusando pesantemente il presidente a stelle e strisce.
A loro dire, infatti, al tycoon semplicemente ‘non importa niente’ della lotta all’HIV e all’AIDS.
Scott Schoettes, Lucy Bradley-Springer, Gina Brown, Ulysses Burley, Michelle Ogle e Grissel Granados hanno scritto le loro ragioni a Newsweek, sottolineando come questo Governo NON abbia “una strategia di lotta contro l’attuale epidemia di Hiv/Aids”.
Trump e il suo esecutivo non starebbero cercando alcun tipo di informazione utile sull’argomento presso gli esperti del comitato consultivo che può contare fino a 25 membri.
Questi membri, di fatto, non hanno più modo di essere utili alla causa.
“Ancora più preoccupante è che il Governo difende delle leggi che nuoceranno alle persone affette dal virus Hiv e interromperanno o faranno regredire gli importanti progressi realizzati nella lotta contro la malattia”. “Non possiamo ignorare i numerosi segnali inviati dal governo Trump da cui si evince che non prende sul serio l’epidemia attuale e le necessità delle persone affette dal virus”. “Abbiamo dedicato la nostra vita a combattere questa malattia e non possiamo più farlo efficacemente all’interno dei confini di un organo consultivo di un presidente a cui semplicemente non importa nulla”.
Donald Trump, un incubo ad occhi aperti.