Adinolfi, Meloni e Giovanardi: tutti contro l’UNAR dopo il servizio de Le Iene

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Quel che si temeva, ovviamente, si è puntualmente verificato. Il servizio de Le Iene che ha mostrato quanto avviene in un circolo associativo romano contro la discriminazione sessuale finanziato dallo Stato ma in realtà cruising con tanto di prostituzione al suo interno, ha scatenato i catto-estremisti d’Italia.  Sciacalli piombati come api sul miele dinanzi ad un filmato che ha ancora una volta dato risalto ad una verità reale tanto nel mondo etero quanto in quello omosessuale, ma in questo caso limitata solo e soltanto al mondo gay, nuovamente dipinto come un girone dantesco in cui braccia e orifizi si incontrano come se fossero amici al bar. Un’immagine dirompente trainata da un evidente giudizio morale, senza ovviamente svelare la natura del VERO progetto grazie al quale l’associazione in questione avrebbe ottenuto quei famosi 55.000 euro, assolutamente slegata dai suoi circoli associativi ma addirittura realizzata insieme alla Sapienza di Roma. Tutto ciò, nel servizio de Le Iene, è stato ‘dimenticato’, puntando il dito solo e soltanto sulla facile vergogna del sesso gay libertino e a pagamento, per la gioia dei Meloni, degli Adinolfi e dei Giovanardi del Bel Paese. Come previsto.

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