22 anni appena e un mestiere, quello d’attore, iniziato addirittura a 12 anni spaziando tra i musical Les Misérables (2005), The Who’s Tommy (2006), Ace (2007), The Burnt Part Boys (2010) e Bare (2011), Noah Galvin interpreta il 16enne Kenneth “Kenny” Christopher Sebastian O’Neal nella sit-com The Real O’Neals.
Un personaggio gay per un attore che è dichiaratamente omosessuale, anche se nato nel 1994.
Giovanissimo e fiero di aver gettato la maschera pubblicamente soprattutto per dare esempio ai più giovani timorosi, Galvin ha rilasciato una lunga e interessantissima intervista a Vulture in cui spazia tra vita privata e vita pubblica, senza porsi freni di alcun tipo e prendendo di petto quanti lo ritengano già ‘troppo gay’ per determinati ruoli.
Eppure Noah è così, prendere o lasciare, tanto dall’attaccare Eric Stonestreet di Modern Family perché a suo dire ‘menestrello gay’ e abbattere Colton Haynes, definito senza troppi peli sulla lingua il ‘peggiore di tutti’.
‘In realtà non ha detto di essere gay. Non ha fatto coming out al 100%. E’ come se avesse detto ‘visto che molta gente da’ per scontato che vado a letto con gli uomini, vado semplicemente a confermare loro che ho succhiato un cazzo o due’. Lui non sta facendo niente per i gay più giovani, ma sta dando loro materiale per masturbarsi’.
Ecco, come dicevo una boccuccia di rosa da non perdere di vista, anche se l’aver fatto coming out tanto presto e con un unico ruolo di un personaggio gay nel cv potrebbe seriamente limitargli la carriera. E lui ne è consapevole.
‘Non ho tipo 30 credits su IMDB, ma solo uno. Così quando mi vedono interpretare questo personaggio pensano tipo ‘oh, è veramente bravo ad indossare gli abiti di questo ragazzo gay così divertente. Questo è quel che sa fare. Diamo a lui altri personaggi come questo!’. Ma io non voglio che questo avvenga, voglio fare l’avanguardia, il teatro off-Broadway, voglio interpretare mille personaggi diversi. Voglio continuare a fare questo’.
The Real O’Neals è stato rinnovato per una 2° stagione. Semplicemente in bocca al lupo coraggioso Noah.