Lo vogliamo chiamare paraculo?
Certo che sì.
Sergey Lazarev, favorito numero uno alla vittoria finale dell’Eurovision Song Contest, ha infatti assicurato che nel caso in cui dovesse vincere la manifestazione tutti i fan gbltq dell’evento sarebbero ben accolti nella sua amata nonché omofoba terra.
Quella stessa Russia che dopo il trionfo di Conchita Wurst minacciò di dire addio alla manifestazione, parlando di ‘Eurovision SODOMA‘.

“Esiste la vita gay in Russia, non è un segreto. Siamo un paese moderno, tutte le città hanno vita gay, abbiamo locali gay – si può cercare su Google e vedere quanti locali gay abbiamo in Russia. Penso che se l’Eurovision arriverà in Russia sarà di grande aiuto per la comunità glbtq russa. Penso che dobbiate venire a vederlo con i vostri occhi. Abbiamo ospitato le Olimpiadi invernali di Sochi ed è stato incredibile. Un sacco di persone diverse sono venute a Sochi: diverse nazionalità e orientamenti sessuali e sono state bene”. “Si sono divertite e non c’è stato nessun problema. Abbiamo ospitato l’Eurovision nel 2009 ed è andato bene. E accadrà di nuovo se la Russia dovesse vincere. Sto pregando affinché avvenga, perché tutti i russi amano l’Eurovision e vogliamo davvero ospitarlo”. “Faremmo del nostro meglio per tutti gli ospiti, questo è sicuro. Ci si può sentire al sicuro nel nostro Paese, se facciamo qualcosa lo facciamo nel modo migliore”.

Praticamente l’immagine di un Paradiso, quella pennellata da Lazarev, se non fosse che a causa della legge contro la propaganda gay essere omosessuali in Russia sia una sorta di marchio del diavolo.
Per quanto riguarda la felice esperienza Sochi, infine, citofonare Vladimir Luxuria.