Ok, lo devo dire. Da pischello IDOLATRAVO Shania Twain. Avevo 16 anni quando vidi per la prima volta il video di That Don’t Impress Me Much. Non avevo ancora preso coscienza della mia omosessualità, e quell’indimenticato leopardato, accompagnato da bonazzi stellari, al caldo sole del deserto, fu una sorta di visione. Ok, mi piace il cazzo. E da allora è stato amore. Perché Shania Twain ha fatto la storia. Con Come on Over, capolavoro indiscusso del 1997, è riuscita nell’impresa di vendere 39 milioni di copie in tutto il mondo. Il 9° album più venduto DI TUTTI I TEMPI, il disco country più venduto della storia della musica. L’album femminile più venduto di SEMPRE. Più di Madonna, Britney, Barbra, più di chiunque altra cantante, popparola o stracciarola che sia. Peccato che dopo quell’indiscusso successo Shania sia ‘quasi’ sparita. Up!, nel 2002, deluse. E non poco. Io ce l’avevo, originale, 19 tracce, un’enormità, qualche canzone decente, la splendida e sottovalutata I’m Gonna Getcha Good! su tutte, e poco altro. Meno di 6 milioni di copie vendute worldwide. Mica bruscolini, ma rispetto al precedente album tutt’altro tipo di numeri. Poi il nulla. Shania si è fermata al 2002. Nel 2004 ha partorito il suo primo Greatest Hits, con annessi inediti, oltre ad un singolo per Desperate Housewives, Shoes, e se n’è andata in ‘pensione’, neanche quarantenne. Fino ad oggi, splendida quarantacinquenne sulla copertina di RedBoo, sperando che sia una sorta di ritorno sulle scene UFFICIALE. Perché Shania Twain in questo mondo del pop ormai incoattito, ci calzerebbe a pennello, inondandoci di TUTT’ALTRA musica. Torna Shania, torna.