Eziolino Capuano e l’omofobia a sua insaputa – il ct. dell’Arezzo si supera: non sapevo il significato di CHECCA

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‘Neanche lo sapevo che quella parola vuol dire gay! Giuro sui miei figli! Sono ignorante, ignorantissimo se volete, ma per me è solo un termine calcistico, indica un giocatore molle in mezzo al campo. Quando Lippi sostiene che non si gioca con le signorine va tutto bene, ma cos’ho detto io di strano da essere attaccato a livello mondiale? Impazzisco. Non volevo offendere nessuno. Sono dispiaciuto, neanche devo scusarmi: si scusa chi commette un errore, mi dite io che errore ho fatto? Dopo una gara adrenalinica ho usato solo un termine calcistico per rimproverare un atteggiamento dei miei giocatori, mai pensato venisse interpretato come un’offesa sessuale. Sono una persona onesta e leale. Trovo scorretto offendere qualcuno, non lo farei mai. Ho qui la TRECCANI, la sfoglio. Mi sto documentando perché da due giorni sono bersagliato. Controlli anche lei, “checca” al massimo indica l’atteggiamento effeminato, ma il calcio è fatto per maschi o per donne? Io ho solo detto che ci vogliono le palle, più aggressività, non si può perdere in contropiede con l’uomo in più a tempo scaduto. Nel calcio, quella parola indica un atteggiamento mentale, un’interpretazione della partita, di non grande intensità. Sa cosa le dico? L’Italia va a rotoli, e da due giorni parliamo dell’esternazione di un allenatore dopo una partita persa al 93’“. Via LaRepubblica.

L’allenatore dell’Arezzo Eziolino Capuano ha così replicato alla pioggia di critiche piovutegli addosso nei giorni scorsi, quando disse che voleva uomini con le palle in campo e non CHECCHE.
Insomma.
Prima cornuti e ora mazziati.
Pure la presa per il culo sul termine è arrivata.
A Eziolino Capuano, non so che significhi ma l’ho più volte sentito usare.
APORACCIO.

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