Fabio Fazio e l’addio alla Rai: “L’ho lasciata e mi è successa la cosa più bella” il racconto verità…

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mmaginate di ricevere una telefonata da un numero sconosciuto. Cosa pensereste? Forse il vostro commercialista, una chiamata di lavoro o, come spesso capita, un fastidioso call center. Fabio Fazio, conduttore di Che tempo che fa, ha vissuto questa scena in modo del tutto imprevedibile. Quando ha visto il suo telefono squillare e sul display comparire “Numero sconosciuto”, ha risposto con un misto di noia e impazienza. Mai avrebbe potuto immaginare che, dall’altra parte della linea, non ci fosse una questione di tasse o lavoro, ma una delle figure più influenti al mondo: Papa Francesco.

“Pensavo fosse il mio commercialista”, racconta Fazio con il suo solito tono ironico. Invece, si trattava del Pontefice in persona, che lo chiamava per discutere di un’ospitata a sorpresa. Non capita tutti i giorni di ricevere una telefonata del genere, ma Fazio non si è fatto prendere alla sprovvista. Il conduttore ha raccontato questa curiosa vicenda durante un’intervista per il podcast Passa dal BSMT di Gianluca Gazzoli, dove ha rivelato i dettagli di quella “indimenticabile telefonata di mercoledì pomeriggio”.

Fabio Fazio.

Fabio Fazio (spetteguless.it)

Fazio aveva incontrato Papa Francesco due anni prima, durante un evento, e gli aveva chiesto se sarebbe stato possibile averlo come ospite a Che tempo che fa. “Era il più irraggiungibile, ma anche il più facile da convincere”, spiega Fazio, evidenziando la sorprendente disponibilità del Papa. “Quando sarà il momento, lo sentirò e lo faremo”, gli aveva risposto Bergoglio, lasciando la porta aperta a una possibile collaborazione.

Due anni dopo, quella promessa si è concretizzata. Papa Francesco non solo non si era dimenticato dell’invito, ma aveva deciso di organizzare tutto in gran segreto. La telefonata, quella tanto attesa, è arrivata all’improvviso, quando Fazio si trovava in redazione. “Pensavo davvero fosse il mio commercialista”, racconta, ma al sentire la voce dall’altra parte che corregge il suo “Mamma mia” in “No, Papa mio”, il conduttore capisce subito che qualcosa di straordinario stava per accadere.

Quella chiamata è stata solo l’inizio di una lunga trattativa, sempre mantenuta sotto il massimo riserbo. Papa Francesco voleva che tutto restasse tra loro, una sorpresa sia per il pubblico che per l’interno del Vaticano. Ma non era tutto così semplice come sembrava. “Dovevo mandare i tecnici per preparare la trasmissione”, spiega Fazio, e Papa Francesco, con la sua innata umiltà, gli aveva detto di “dare il numero ai tecnici”. “Ve lo immaginate un tecnico della Rai che chiama il Papa?”, scherza Fazio, evidenziando l’assurdità della situazione.

“Pretendeva che il camion della Rai partisse, che l’autista scendesse e chiedesse alla guardia svizzera di passargli Papa Francesco”, racconta con un sorriso divertito. Alla fine, per evitare complicazioni, il Papa ha deciso di fornire a Fazio il contatto del suo segretario personale. “Pensate all’umiltà di quest’uomo”, commenta il conduttore, sottolineando quanto anche nei piccoli gesti si possa intravedere la grandezza di una persona.

Nel raccontare la sua vita professionale, Fazio confida di vivere una vita molto semplice, concentrata quasi esclusivamente sulla sua trasmissione. “La mia settimana ruota intorno al programma”, spiega, condividendo che il lavoro comincia immediatamente dopo ogni puntata con una riunione in camerino, per poi proseguire per tutta la settimana con la preparazione delle successive interviste. La sua dedizione agli ospiti è evidente: “Passo le mattine a studiare, leggere libri, guardare film. È una forma di rispetto”, dice, rivelando il suo impegno nel creare un vero dialogo con chi passa per il suo studio.

Questo approccio attento e meticoloso è parte del successo di Che tempo che fa, ma anche di altre trasmissioni che hanno segnato la carriera di Fazio. Una su tutte, Quelli che il calcio. “Ringrazio il cielo che Dario Fo l’aveva rifiutata”, scherza, ricordando come la sua carriera sia cambiata grazie a quella opportunità. L’idea di parlare di calcio senza mostrarlo in televisione, ma solo attraverso la radio, sembrava folle, ma si è rivelata un’avventura straordinaria, resa ancor più indimenticabile dall’inventiva e dalla collaborazione di persone come Paolo Brosio, che si trovava a raccontare il calcio da luoghi esotici come la Monument Valley, ricreando atmosfere da western.

Il tempo ha portato Fazio a nuove esperienze, ma non sempre tutto è andato secondo i piani. Quando, due anni fa, non gli hanno rinnovato il contratto alla Rai, ha vissuto la vicenda con incredulità. “Evidentemente qualcuno ha espresso un desiderio e qualcun altro lo ha accontentato”, riflette, accennando a quelle dinamiche interne che spesso sfuggono al controllo di chi lavora in televisione. “La televisione non è tua, devi accettare che accadano queste cose”, ammette con la sua consueta serenità, riconoscendo che, anche nei momenti difficili, ci sono sempre nuove opportunità da cogliere.

fazio littizzetto

Logo di Che Tempo che Fa – Spetteguless.it

Il passaggio alla nuova rete, nonostante le preoccupazioni iniziali, si è rivelato un successo inaspettato. “Ero il primo a non credere di poter avere gli stessi numeri”, confessa, rivelando come la risposta del pubblico abbia superato ogni aspettativa. La nuova avventura televisiva, per lui, ha rappresentato una vera e propria “leggerezza magnifica”, un cambiamento di tono e di atmosfera che ha portato una ventata di freschezza al suo lavoro.

Ora, Fazio può godersi questa nuova fase della sua carriera con uno spirito diverso, più sereno e distaccato dalle polemiche del passato. Guardando indietro, riconosce che i momenti difficili lo hanno reso più forte, e che ogni cambiamento, per quanto inaspettato, ha portato con sé nuove opportunità e soddisfazioni. “Non era ancora il momento giusto”, dice, riflettendo su quelle decisioni che, col senno di poi, si rivelano essere le migliori.

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