Barilla, una favola a occhi aperti: la richiesta diventa realtà

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Sembra uscito da una fiaba di altri tempi, quanto successo a Genova, dove il desiderio di una piccola fan della pasta Barilla è diventato realtà. Il capo della famosa azienda italiana non ci ha pensato due volte e ha esaudito il sogno della bambina. La notizia ha fatto il giro dei più importanti quotidiani.

barilla lavoratori

Dipendenti di uno stabilimento Barilla – Spetteguless.it

A volte i sogni diventano realtà. È quello che deve avere pensato la bambina fan della pasta prodotta negli stabilimenti dell’azienda parmense, che ha visto il suo desiderio realizzarsi grazie al CEO della società. Una favola a lieto fine che ha fatto il giro di notiziari e quotidiani, strappando un sorriso proprio a tutti. Barilla è tra le aziende alimentari più note del nostro Paese, fondata a Parma nel lontano 1877 da Pietro Barilla Sr, ai tempi titolare di una bottega di pasta e pane.

Nel giro di trent’anni la società si ingrandì, portando il suo fondatore a affittare e quindi comprare un fabbricato nelle vicinanze del negozio, facendo creare dall’artista Emilio Trombara il primo logo, rimasto poi inalterato per anni. Con la morte di Pietro, quindi, la gestione di Barilla passò ai figli Gualtiero e Riccardo, che la resero l’azienda emiliana più importante del settore della regione. Con l’avvento della terza generazione, l’azienda divenne nel 1952 una delle aziende di maggiore spicco in Italia: una fama che dura tutt’oggi.

Pasta Barilla, il sogno di Angela diventa realtà: il CEO le scrive personalmente

Un’intraprendente bimba di nove anni di Genova, da sempre amante della pasta Barilla, ha deciso di prendere penna e carta e scrivere al CEO dell’azienda, esponendogli la sua particolare idea: “Salve Gianluca Di Tondo, proprio oggi pensavo che volevo assaggiare un nuovo tipo di pasta: i tappi… dove il sugo potrebbe rimanere all’interno. Se vi piace, potete idearla”. Con somma sorpresa sua e della famiglia, Di Tondo un paio di mesi dopo le ha risposto, a sua volta mettendo nero su bianco il tutto: “Ho passato la sfida ai miei colleghi che si occupano di ideare nuovi formati. Mi hanno detto che ci lavoreranno anche se non sarà facile”.

 

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E il manager è stato di parola, poiché quattro mesi dopo, questo settembre, a casa di Angela è arrivato un pacco contenente il prototipo della sua pasta, con una dedicata personale da parte del manager: “Come ti avevo promesso abbiamo lavorato sulla tua bellissima idea dei tappi e siamo riusciti a produrre una prima versione nel nostro impianto pilota utilizzando la tecnologia 3D. Ci potrebbe volere un po’ di tempo per riuscire a produrli su larga scala ma nel frattempo volevamo farli avere a te!”. Un giorno indimenticabile per la piccola fan, paragonabile a un secondo Natale.

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