È il padre di tutti i cooking show, artefice della passione per la cucina nel nostro Paese. In migliaia di aspiranti cuochi sognano di parteciparvi, e ora una delle sue vecchie protagonista rivela qualche retroscena proprio su Masterchef, e in particolare sul processo di selezione.
Il cooking Sshow di Sky è tra i programmi più seguiti dai telespettatori italiani, che da qualche anno a questa parte hanno riscoperto la loro passione per i fornelli. In tanti hanno tentato di superare le selezioni del programma, sognando un futuro professionale in qualche ristorante stellato, ma ben pochi, oggi, ce l’hanno fatta. È il caso di una ex concorrente di alcuni anni fa, che raggiunta da Gambero Rosso, ha raccontato la sua vita dopo il talent, svelando anche alcuni dietro le quinte davvero sorprendenti.
In onda dal 2011 Masterchef Italia è basato su un format britannico della BBC risalente addirittura al 1990, creato da Frank Rossdam e oggi diffuso in numerosi Paesi al mondo. Privo di conduttori, ha una voce fuori campo che accompagna i telespettatori nel corso della puntata. I veri protagonisti, oltre naturalmente agli aspiranti chef, sono i giudici, che nella versione italiana sono stati durante le prime edizioni Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich. Dalla quinta edizione in poi, i giudici sono diventati quattro, con l’ingresso di Cannavacciuolo e negli ultimi anni quello di Giorgio Locatelli, andato a sostituire Cracco. Oggi sono proprio Barbieri, Cannavacciuolo e Locatelli gli artefici del destino dei concorrenti, che cercano di aggiudicarsi il premio finale di 100.000 euro, la pubblicazione del primo libro di ricette e un corso all’ALMA, ovvero la scuola di alta cucina italiana.
Masterchef, la rivelazione dell’ex concorrente sconcerta
Dalia Rivolta è stata una ex concorrente dell’undicesima edizione di MasterChef Italia, e di recente ha rilasciato un’intervista al sito specializzato Gambero Rosso, in cui ha raccontato il suo percorso e la vita dopo il cooking show. Nata nel 1990, la chef torinese è una figlia d’arte, avendo per genitori Silvio Rivolta e Diana De Benedetti, titolari dal 1988 di Bontan, ristorante di San Mauro Torinese che riuscì a ottenere una stella Michelin nel 1990.
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“Sono cresciuta nel ristorante dei miei genitori, ma ho deciso di seguire una strada diversa. La cucina stellata, oltre a non essere sostenibile, non mi rappresenta. La cucina del cuore è la più difficile, altro che stellati. Una pasta al pomodoro è più complessa perché tutti l’hanno già provata” ha spiegato al magazine. Oggi Dalia è una cuoca itinerante, e ha creato un suo format, “Qual è il tuo piatto preferito?”. È proprio con questa domanda che approccia le persone per le strade di Torino, cucinando loro il piatto del cuore. Non solo, ma quest’estate ha tenuto un corso di cucina per donne migranti. E su Masterchef ha rivelato che “È sbagliato pensare che quella sia una classifica degli chef, è un gioco che ha a che fare con la cucina. Vengono scelti 20 personaggi che funzionano per il pubblico”. Insomma, talento sì, ma purché sia compatibile con la luce rossa.