Di recente il cantautore bolognese ha svelato di avere avuto un tumore ai polmoni, per il quale è stato operato, due anni fa. Un racconto drammatico, quello di Luca Carboni, che ha rivelato come ha scoperto di avere il cancro e cosa ha provato di fronte a una diagnosi tanto dura.
Il racconto fatto al Corriere della Sera di Luca Carboni è drammatico: due anni fa al cantante di Ci vuole un fisico bestiale è stato diagnosticato un tumore ai polmoni e, e per debellarlo, ha dovuto sottoporsi a un delicato intervento chirurgico e a cicli pesantissimi di chemioterapia. Ma come ha scoperto di avere una malattia tanto grave?
Luca Carboni, 61 anni, ha iniziato fin da piccolo a mostrare una forte predisposizione alle sette note, e dopo avere cominciato a studiare il pianoforte a soli 6 anni, appena adolescente ha fondato un suo gruppo, I Teobaldi Rock, con i quali ha cominciato a esibirsi fino all’inizio degli anni Ottanta. Dopo il loro scioglimento, Carboni ha l’occasione di scrivere un pezzo per gli Stadio, Navigando controvento. Il successo arriva nel 1987, grazie al suo primo album omonimo, nel quale è contenuto Silvia lo sai. La canzone diventa ben presto un inno generazionale, e regala a Carboni una buona popolarità, anche se il clou della sua carriera arriverà pochi anni dopo con Ci vuole un fisico bestiale nel 1992 e Mare mare, vincitrice del Festivalbar di quell’anno.
Luca Carboni e la scoperta del tumore ai polmoni: come ha reagito
Seppur meno presente in tv rispetto al passato, Luca ha continuato a essere molto attivo, finché, due anni fa, ha deciso di fermarsi. “Viviamo in un mondo in cui tutto è comunicato, sempre. Io invece ho seguito il mio istinto, il mio carattere. Mi sono messo da parte, ho staccato e tolto ogni contatto con i social. A marzo del 2022 mi è stato diagnosticato un tumore al polmone. Dopo un po’ di tosse che non passava, la decisione di fare una lastra. Uno shock. Sono rimasto senza parole” ha spiegato al giornalista del Corsera, aggiungendo che è ben presto passato “dalla scelta dei brani alla scelta delle terapie per sopravvivere”.
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Benché fosse piuttosto grande, grazie alla chemioterapia i medici sono riusciti a ridurne le dimensioni, potendo poi rimuoverlo. A distanza di due anni oggi Carboni si definisce tecnicamente guarito, anche se l’esperienza lo ha segnato, “Non mi sono piegato alla disperazione, che pure condivideva con me, ho combattuto. Ho smesso di fumare, ho camminato tanto” ha concluso quindi Luca, che in quel periodo si è anche affidato alla fede.