L’artista veneta è una delle cantanti più note del panorama musicale italiano, famosa per i suoi successi degli anni Ottanta e il look eccentrico. Eppure Donatella Rettore nasconde da tempo un lato del suo carattere che l’ha fatta soffrire non poco. Ecco di cosa si tratta.
Per chi ha vissuto gli anni Ottanta Donatella Rettore è una vera e propria icona: la cantante di Castelfranco Veneto è stata tra le prime esponenti dell’italo disco e dello ska rock, affermandosi anche grazie ai suoi look eccentrici vissuti sempre con grande ironia. Nata nel 1955, fin da piccola ha mostrato di avere una grande passione per le sette note, e a soli 10 anni ha formato il suo primo complesso I Cobra, esibendosi nelle parrocchie con cover di Caterina Caselli.
Appena maggiorenne si trasferisce, una volta ottenuta la maturità, a Roma, per proseguire la sua carriera come cantante e nel 1973 diventa la spalla di Lucio Dalla nel suo tour estivo. Il suo primo singolo pubblicato è Quando tu, seguito da Ti ho preso con me a cui segue nel 1974 Capelli sciolti con il quale debutta a Sanremo. Il 1978 è l’anno in cui tutto cambia per Donatella Rettore, la quale decide di farsi chiamare solo Rettore e cambia il suo genere musicale, improntandolo al pop e rock, con anche alcune sonorità disco. Nel 1979 pubblica Splendido splendente, singolo che si rivela un grande successo e le permette di raggiungere finalmente la popolarità, seguito da Kobra nel 1980 e da Donatella nel 1981, brano che le fa vincere il Festivalbar. Tra i suoi grandi successi, anche Lamette, hit che non fa altro che confermare la sua celebrità.
Donatella Rettore rivela un lato nascosto, fonte per lei di grande stress
Dopo alcuni anni di oblio, nei Duemila torna alla ribalta grazie alla sua ospitata al Grande Fratello, seguita dalla partecipazione al reality La fattoria e ospitate in diverse manifestazioni musicali. Da allora la carriera di Donatella Rettore sembra avere ripreso vita, ma come rivelato in una recente intervista al Corriere della Sera, per lei non è stato tutto semplice, poiché ha dovuto vedersela più volte con tremendi attacchi di panico.
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“Un tempo non avevo paura di niente. Poi sono cominciati gli attacchi di panico. Lì per lì ho pensato: se sto davanti a 4000 persone, Figurati se non posso affrontare gli attacchi di panico. Sono aumentati, una volta ho fermato un aereo in fase di decollo per scendere. La soluzione? Sono andata in analisi. Ogni tanto tornano, come la depressione va e viene” ha dichiarato l’artista veneta al quotidiano di via Solferino. Fortunatamente, a starle accanto Sono il marito David e i suoi cani, a cui è affezionatissima. Oggi Rettore riesce a tenerli abbastanza sotto controllo, anche se ha rivelato di non esserne mai liberata completamente.