Un prodotto che non manca mai sulla tavola degli italiani è la mozzarella. Ma cosa accade se si mangia tutti i giorni? Ecco la risposta dell’esperta.
Cosa accade al nostro corpo se si mangia mozzarella tutti i giorni? Questa è una domanda che molti si pongono soprattutto in estate, ossia quando la voglia di mettersi ai fornelli e cucinare un buon piatto di pasta è davvero poco. Ed è allora che si va alla ricerca di piatti già pronti da essere serviti, tra cui anche la mozzarella. Si tratta infatti di un alimento che dà la possibilità di creare delle pietanze uniche e molto sfiziose tra cui i primi, secondi oppure insalate con un tocco in più. Un prodotto che in cucina si sposa con tutto anche con la frutta. Ma è possibile mangiare la mozzarella tutti i giorni? Ecco la risposta della nutrizionista Simona Meloni.
Mangiare mozzarella tutti i giorni, ecco che cosa accade
La mozzarella ha un primato a tavola. Infatti, in base ai dati condivisi dall’Osservatore economico 2024, pare che la mozzarella soprattutto quella di bufala campana Dop sia il primo formaggio a pasta filata che gli italiani preferiscono insieme ai francesi.
In base a ciò che afferma la nutrizionista Simona Meloni, sappiamo che la mozzarella, poiché si tratta di un formaggio fresco a pasta molto filata, non può essere consumato tutti i giorni. Infatti, visto che appartiene alla famiglia dei formaggi, la nutrizionista afferma che può essere messo a tavola non più di due volte a settimana a differenza dello yogurt e del latte, ossia dei prodotti che si possono consumare fino a tre volte al giorno. Ma cosa accade al nostro corpo si si mangia mozzarella tutti i giorni?
La nutrizionista afferma che questa abitudine può essere molto rischiosa. Infatti, per quanto riguarda i nutrimenti di questo alimento, sappiamo che si tratta di un prodotto ricco di grassi saturi, di sale e colesterolo.
Ed è per questo motivo che mangiarla tutti i giorni potrebbe causare danni alla salute cardiovascolare. Infatti, nel momento in cui si segue una dieta piena di lipidi saturi, ciò che potrebbe succedere è che il colesterolo cattivo LDL si accumuli mentre quello buono diminuisca.
Non deve essere preso sotto gamba anche il fattore sodio il quale favorisce l’aumento della pressione sanguigna favorendo il rischio di malattie cardiovascolari. In base all’indicazioni sul consumo, sappiamo che la mozzarella deve essere usata come secondo piatto e non insieme ad un pasto già completo in quanto anche in questo caso si corre il rischio di rendere una dieta troppo sbilanciata.
Coloro che hanno bisogno di fare scorte di calcio in particolari momenti della propria vita, come la menopausa, non dovrebbero nemmeno consumare mozzarella tutti i giorni ma alternarla con altre fonti di minerali tra cui i legumi, pesce, verdure, frutta secca, cime di rapa, cavoli, rucola, broccoli o cicoria.
La quantità di mozzarella che non deve essere superata è quella di 100 g in quanto si tratta di un prodotto che ha una componente d’acqua dal 55 al 80% e va a favorire diverse vitamine tra cui quella del gruppo B, calcio, fosforo e vitamina A.
Per fare in modo che si continui a mantenere bassa la quota di grassi saturi e del colesterolo all’interno della dieta, bisognerebbe preferire le mozzarelle magre e quindi quelle a base di latte di mucca o di capra. Infatti, la mozzarella di bufala ha un contenuto lipidico maggiore e dovrebbe essere consumata meno di frequente.