Il rapper Shade è appena tornato dagli Stati Uniti, ma ad aspettarlo a Torino c’era una brutta sorpresa: sui social ha raccontato di un’aggressione.
C’è chi, al rientro dalle vacanze, torna a vivere la propria vita partendo da quello che aveva lasciato in sospeso, e chi deve fare i conti con brutte sorprese: in quest’ultima situazione si è trovato Shade, rapper 36enne che sul proprio profilo Instagram ha raccontato di un’aggressione sotto casa propria, denunciando la lentezza nell’intervento delle Forze dell’ordine.
Shade rientra in Italia: aggredito sotto casa
Un ritorno in Italia finito non nel migliore dei modi, quello di Shade: dopo il suo soggiorno negli Stati Uniti, il rapper è tornato a Torino, ma ad attenderlo sotto casa ha trovato una bruttissima sorpresa.
“Ieri sera sono stato aggredito”, ha detto il cantante in un video sfogo pubblicato su Instagram, mostrando i segni sul collo e aggiungendo di come gli sembri paradossale di aver girato in quartieri notoriamente pericolosi come il Queens o Brooklyn senza correre alcun pericolo, per poi tornare in Italia e subire una violenta aggressione proprio sotto casa propria.
“Questi due loschi individui si sono avvicinati, mi hanno messo al muro, uno dei due mi ha messo la mano al collo e ha iniziato a stringere forte”, ha raccontato il rapper. A quel punto, spiega, “mi sono sentito in diritto di tirargli una castagna in faccia, semplicemente per divincolarmi e scappare via”.
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Il risultato? Gli aggressori sono riusciti a rubare una collana strappandola dal collo di Shade: per fortuna, il valore dell’oggetto era più affettivo che economico, e la collana vale solo una quarantina di euro. Il problema sollevato dal cantante, comunque, è ben peggiore, e riguarda le Forze dell’ordine.
La denuncia dopo l’aggressione: “Forze dell’ordine troppo lente”
Tutto è bene quel che finisce bene, diremmo: peccato che, al di là della collanina persa, a Shade sia rimasto l’amaro in bocca soprattutto per la lentezza nella reazione delle Forze dell’ordine quando interpellate. Situazioni come queste, purtroppo, sono all’ordine del giorno sia tra comuni mortali che Vip (ricordiamo ad esempio ciò che è successo recentemente a Sonia Bruganelli).
Eppure, questo non sembra creare urgenza in chi dovrebbe risolvere la situazione: “ci hanno messo più di 5 minuti a rispondermi”, ha raccontato il Shade nel video, “dal centralino a cui ho dovuto spiegare tutta la dinamica, poi mi hanno passato le Forze dell’ordine alle quali ho dovuto rispiegare tutta la dinamica”.
Il cantante continua lo sfogo spiegando che, a suo parere, 5 minuti possono fare davvero la differenza per una vittima in una situazione simile: “immaginate se mi avessero inseguito con un coltello”.
Per fortuna, stavolta è andata diversamente, ma il rammarico per una così lenta reazione da parte delle autorità rimane, e contagia anche gli utenti nei commenti: “Vogliono che succedano cose come queste”, scrive la doppiatrice Stefania Depeppe, “tu sei un ragazzo, in forma, allenato e hai potuto tirargli un pugno prima di scappare. Ma una ragazza, magari minuta, che fine avrebbe fatto?”.