Da un po’ di tempo a questa parte le notizie sulla sorte del Castello delle cerimonie sono diminuite drasticamente. Ma cos’è che sta per accadere a Villa Sonrisa?
In base alle ultime notizie sappiamo che la famiglia Polese ha pochi mesi per continuare ad organizzare delle favolose cerimonie a Villa Sonrisa, luogo in cui sono stati celebrati molti eventi riportati poi nel piccolo schermo. Sappiamo infatti che la struttura presto potrebbe essere demolita. Ma com’è che stanno realmente le cose? Cosa sta per accadere ad uno dei luoghi più utilizzati per festeggiare il giorno più importante di numerose coppie? Ecco come stanno veramente le cose.
Il Castello delle cerimonie dopo la confisca, ecco cosa sta per accadere
Ancora oggi il destino del Castello delle cerimonie sembra essere nelle mani del consiglio comunale di Sant’Antonio Abate. Infatti, in base a ciò che possiamo leggere in rete, sappiamo che la sindaca Ilaria Abagnale ha condiviso che tra non molto verranno fatte nuove perizie per controllare come stanno realmente le cose.
Lo scopo è quello di rendersi conto di quello che il reale impatto idrogeologico, urbanistico, paesaggistico ed ambientale delle strutture che si trovano nella Sonrisa, le stesse che sono state accusate di abusivismo.
A seguito delle perizie, il consiglio comunale dovrà prendere così la decisione giusta e stabilire quindi se lo stabilimento dovrà essere demolito o si dovrà procedere con i vari lavori per mettere tutto in regola.
Insomma, per poter fare in modo che tutto ciò accada, il comune dovrà procedere con l’acquisizione e far sì che questo rientri nel patrimonio comunale e solo in seguito decidere il suo destino.
Nello stesso momento sembra che la sindaca, la stessa che a giugno è stata riconfermata in qualità di prima cittadina di Sant’Antonio Abate, abbia deciso di far continuare le attività della Sonrisa chiedendo in cambio il pagamento di una sorta di canone di occupazione, una spesa che verrebbe applicata con effetto retrodatato e quindi dallo scorso 15 febbraio, ossia dal giorno in cui il tribunale ha effettuato la confisca lasciando così ai Polese soltanto l’utilizzo della struttura.
Nel momento in cui la famiglia andrà a pagare ciò che gli uffici comunali hanno stabilito, potranno continuare ad organizzare le feste per cui sono diventati famosi e dare la possibilità anche ai dipendenti che sono al suo interno, circa un centinaio, di continuare a lavorare.
Insomma per il momento ancora non si hanno ulteriori aggiornamenti né tantomeno si sa con precisione a quanto ammonta la cifra che il sindaco ha chiesto alla famiglia Polese per poter continuare a tenere attivo il Castello delle cerimonie.