Il figlio d’arte è una delle promesse della musica italiana. Leo Gassmann di recente ha sfoggiato un look piuttosto particolare, e ha spiegato di essere molto felice per questa scelta. Più recente cappello, inoltre tra ispirazione da un personaggio ben preciso. Sapete quale?
L’artista capitolino è una delle più felici scoperte musicali di questi ultimi anni. Del resto, la sua famiglia respira arte da tempo: suo padre è Alessandro, noto attore figlio di una leggenda del grande schermo come Vittorio e anche Leo Gassmann ha voluto puntare su una carriera artistica, sebbene non su un set cinematografico. Nato nella Capitale nel 1998, ha iniziato a suonare chitarra fin da quando aveva 7 anni, e due anni dopo è entrato al conservatorio di Santa Cecilia. Dopo aver deciso di abbandonare la musica classica a favore del canto, nel 2018 ha preso parte alla dodicesima edizione di X Factor, riuscendo a classificarsi quinto, pubblicando pochi mesi dopo il suo primo singolo Piume.
Nel 2019, dopo aver superato le selezioni di Sanremo Giovani, è entrato di diritto nelle nuove proposte del Festival di Sanremo 2020, che ha poi vinto con Vai bene così. Il 2022 ha segnato la sua seconda partecipazione al festival sanremese con il pezzo Terzo cuore, arrivato poi diciottesimo e di recente il grande pubblico l’ha visto protagonista del film per la tv Califano su Rai 1, nel quale ha debuttato come attore nei panni del leggendario cantautore romano. Il maggio scorso, quindi, è stato tra gli artisti che si sono esibiti al concerto del Primo Maggio a Roma.
Leo Gassmann, come mai si veste in modo così eccentrico? Ecco a cosa è ispirato il suo ultimo cappello – FOTO
Di recente tra gli ospiti che si sono esibiti a Battiti Live, il festival itinerante di musica organizzato da Radio Norba e messa in onda in differita su Canale 5 con la conduzione di Ilary Blasi e Alvin, Leo Gassmann ha sfoggiato un look a dir poco eccentrico, con tanto di cappello in pelo rosa. I più attenti si saranno resi conto che l’accessorio utilizzato durante l’esibizione di Take That è ispirato a un famoso personaggio.
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Il copricapo, che ha tanto di paraorecchie che possono essere legate sopra la testa, è ispirato infatti a Kirby, simpatico mostro protagonista di alcuni videogiochi di successo degli anni Novanta della Nintendo. Se l’intento di Gassmann era quello di attirare l’attenzione, sicuramente c’è riuscito: che voglia fare concorrenza ad altri artisti noti per la loro eccentricità come Mahmood e Tony Effe? È la domanda che tanti utenti sui social si fanno: missione riuscita? Per molti sul web no di certo, ma Leo non sempre interessarsene e continua a seguire la sua strada.