Il 20 luglio scorso Pecco Bagnaia e Domizia Castagnini si sono detti sì, diventando a tutti gli effetti marito e moglie. Una cerimonia suntuosa e curata nei minimi dettagli, a partire dal menù proposto agli invitati, creato appositamente dallo chef stellato Massimo Bottura.
Una festa impossibile da dimenticare, per i tanti invitati che lo scorso 20 luglio hanno preso parte al ricevimento di nozze di Pecco Bagnaia e Domizia Castagnini. Fidanzati da otto anni, il campione di MotoGP e la fashion buyer si sono detti sì a Pesaro, festeggiando poi assieme a amici e parenti a Villa Imperiale. Presenti sia alla cerimonia che alla successiva cena vip del calibro di Valentino Rossi, arrivato con la partner Francesca Sofia Novello in dolce attesa, l’atleta Gianmarco Tamberi con la moglie Chiara, Luca Marini con la compagna Marta, a sua volta incinta e per la prima volta Cesare Cremonini in compagnia della giornalista Giorgia Cardinaletti.
Gli sposi hanno deciso di cenare all’aperto, con un bellissimo tavolo a U illuminato da alcune lampade ben posizionate. A arricchire il tutto, il menù realizzato dallo chef tre stelle Michelin Massimo Bottura, titolare della rinomata Osteria Francescana a Modena, il quale ha pensato per Pecco e Domizia una cena incredibile con portate che hanno unito modernità e tradizione.
Matrimonio Pecco Bagnaia, i dettagli del menù creato da Massimo Bottura
Si è partiti con un aperitivo informale, a base di un prodotto tipico della tradizione emiliano-romagnola: lo gnocco fritto con pregiati affettati. Gli ospiti si sono quindi accomodati per assaporare il menù da tre portate principali innaffiato da un Curtefranca Chardonnay 2023 e un Sangiovese Alto 2021. A dare il via alla cena l’antipasto Baccalà PIL PIL: “piatto a base di baccalà delle regioni iberiche che viene reinterpretato in una chiave modenese grazie alla gelatina di cotechino. Baccalà affumicato, servito su una base di pesto di porro e peperoncino, accompagnato da una sfoglia di porro bruciato”.
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Seconda portata sempre nel segno della tradizione modenese, con i tortellini in crema, serviti con una crema al Parmigiano Reggiano di 36 mesi e ripieni di carne e formaggio. Opere d’arte realizzate dal Tortellante, un laboratorio dove lavorano ragazzi autistici. Infine, come terzo e ultimo piatto, delle Short Ribs, ovvero costine di maiale affumicate per quasi 24 ore, “servite con pane di mais a forma di tigelle accompagnate da una salsa ispirata alle diverse tradizioni del barbecue”. A dolce conclusione di una serata indimenticabile è arrivato poi il tradizionale taglio della torta: i novelli sposi hanno scelto una creazione a tre piani di Fabrizio Galli, già pasticcere dell’anno 2020 di San Sebastiano da Po. Completamente bianca e con delicate decorazioni floreali, ha lasciato tutti i presenti senza parole e anche, perché no, con l’acquolina in bocca!