Angelina Mango a cuore aperto: “c’è stato un tempo in cui non avrei parlato di mio padre”

Condividi

In un’intervista, Angelina Mango si apre sul suo passato, sul presente da giovane stella nascente, ma anche sulla sua identità d’artista.

Angelina Mango.

Angelina Mango (spetteguless.it)

È una stella nascente nel panorama internazionale secondo il New York Times: Angelina Mango, i record, li sta raggiungendo proprio tutti, anche a livello personale. La 14enne che ha perso tragicamente il papà, infatti, mai avrebbe pensato di parlarne pubblicamente, figuriamoci nelle sue canzoni. Invece, è proprio quello che è successo: “ho capito che avevo qualcosa di inedito”, dice, “la mia prospettiva”.

Angelina Mango: il giovane talento da record

Da Amici al palco di Sanremo, dove ha trionfato con “La Noia”, Angelina Mango ha deciso di conquistare, seppur senza vittoria, anche l’Eurovision, che le ha regalato il successo europeo. Non è un caso, quindi, che in questi giorni sia impegnata in concerti estivi in tutto il continente: dall’Inghilterra alla Spagna, eccola volare verso la Svizzera e poi ancora in Italia, per far ballare un pubblico che la ascolterebbe all’infinito.

Come dare torto, quindi, al New York Times, che l’ha definita una stella nascente a livello internazionale: Poké Melodrama, il suo primo album, è in testa alla classifica Fimi Album, un record che prima di lei apparteneva a Taylor Swift. Così come è da record il posizionamento di ben 3 brani da solista nella classifica Top 50: la giovanissima carriera di Angelina Mango già parla per sè, e promette che di questa artista sentiremo parlare ancora a lungo.

Angelina Mango.

Angelina Mango (spetteguless.it)

Dietro la diva da palcoscenico, comunque, c’è pur sempre una giovane donna con paure, ansie e un passato complicato, che oggi affronta grazie a chi “le salva la vita”, ma soprattutto a sè stessa.

Vivere con un passato ingombrante: “non ne avrei parlato, ora ho la mia prospettiva”

Se c’è una cosa che ha rischiato, sin dal suo esordio in Tv ad Amici, di oscurare il talento di Angelina, è il pesante cognome che porta: figlia del defunto Pino Mango e di Laura Valente, con un fratello batterista, la giovane pop star è a tutti gli effetti una figlia d’arte. Un elemento che, in Italia, nella maggior parte dei casi è visto come una pecca, chissà poi per quale motivo.

Angelina, di questo, se n’è accorta subito: “se prendevo 10 in un tema a scuola era perché ero ‘la figlia di’”, racconta a Vanity Fair, “oggi non mi stupisce quando mi dicono che sono qui solo per il mio cognome, ma chi mi ascolta non ha questo tipo di pregiudizio (…) appartengo a una famiglia della musica, è un dato di fatto. Sono riuscita a viverlo con naturalezza”.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Vanity Fair Italia (@vanityfairitalia)

Ed è stata proprio la musica a salvarla dopo la perdita del padre, quando aveva solo 14 anni: “è stato un bisogno primario, la musica è immortale, non la puoi fermare”, dice. Dopo la morte di Pino Mango, la famiglia di Angelina si trasferisce a Milano, e da lì, qualche anno dopo e in un momento in cui si sentiva improduttiva e inconcludente, Angelina decide di inoltrare la propria candidatura per Amici.

Little did she know”, direbbero gli inglesi, che quel passo l’avrebbe portata a diventare la giovane promessa musicale del momento, lasciandosi andare alla scrittura di brani talvolta strazianti, che aprono le porte ad un dolore finora tenuto privato, come accade in “Gioielli di famiglia”, “Fila indiana” o “Edmund e Lucy”, dedicata al fratello, in cui Angelina canta: “Fortuna ci teniamo stretti / Nei cubi di ghiaccio / Che chiamiamo ‘traumi’ (…) Troppo poco tempo con un padre”.

C’è stato un tempo, racconta nell’intervista, in cui non avrebbe mai raccontato episodi legati al suo passato: “avevo una convinzione”, rivela, “la mia storia era già nota, il mio cognome mi precedeva. Non ero da scoprire”. Cos’è cambiato? “Ho capito che avevo qualcosa di inedito: la mia prospettiva”.

Autore

Articoli correlati

Impostazioni privacy