Uno dei migliori abbinamenti che propone la cucina spagnola è di sicuro quello composto da paella e sangria. Ma da dove ha origine questo connubio così tanto amato?
La paella è nata nel XVIII secolo a Valencia nella zona nei pressi del Lago dell’Albufera. In base a ciò che è possibile leggere nella ricetta originale, per la preparazione è necessario utilizzare una base di riso cotto in acqua oppure in brodo a cui affiancare poi delle verdure come pomodorini e fagiolini e spezie aggiungendo anche del pesce o della carne. Si tratta quindi di un piatto composto da ingredienti molto semplici che, nel giro di poco tempo,è stato in grado di superare i confini ed essere molto conosciuto sia in America Latina e nei paesi del Mediterraneo.
Paella e sangria, le origini
Iniziamo con l’analizzare le origini della paella. Si tratta di un termine che deriva dalla classica padella, la paellera che la comunità Valenciana utilizza per preparare tutti quei piatti a base di fedelini o riso. Si fa quindi riferimento ad una padella in ferro molto larga e bassa senza manico ma che ha due maniglie ai lati.
La paella infatti dovrebbe essere mangiata direttamente dalla paellera che viene messo al centro della tavola e condivisa così con tutti i commensali. Un piatto talmente buono al punto da diventare ben presto molto diffuso in Spagna portando così la ricetta originale a modificarsi e vedendo aggiungere molti ingredienti diversi così da dar vita a molte varietà.
La versione più conosciuta è quella con il riso, carne marinata di pollo e coniglio insieme a verdure come pomodori, fagiolini, fagioli, peperoni a cui, in alcuni casi, si aggiungono anche lumache e spezie come rosmarino e zafferano. C’è poi la paella di marisco realizzata a base di frutti di mare come cozze, gamberi e calamari. Molto consumate anche la paella mixta in cui si unisce pesce e carne. Non manca poi anche la paella veg in cui si vanno ad utilizzare ingredienti come piselli, fagioli e seitan.
Una delle bevande che spesso viene affiancata alla paella è di sicuro la sangria. Anche per quanto riguarda questa bevanda le origini sono da ricercare in un passato molto lontano. Infatti, già i romani e i greci andavano a preparare un vino speziato unito con zucchero erbe e diverse altri ingredienti.
Poche sono le informazioni che si sanno sulle origini della sangria se non il fatto che la sua origine risale all’800 ed era vista come la bevanda di contadini portoghesi e spagnoli che andavano a mescolare il vino con i frutti a loro disposizione. Con il passare del tempo tale preparazione si è iniziata a diffondere nella penisola iberica al punto che nel 1964, nel corso dell’expo organizzato a New York, la sangria è riuscita a sbarcare anche negli Stati Uniti conquistando tutta l’America.
In base a ciò che affermano le normative europee, oggi le sangria devono essere prodotte in Portogallo o in Spagna e non devono avere più del 12% di alcool. Molte sono le varianti della sangria anche se gli ingredienti base sono vino rosso, zucchero, frutta, chiodi di garofano e cannella.
È molto importante che il vino sia corposo e che la frutta resti in infusione per alcune ore. C’è chi poi aggiunge anche del succo di limone o di arancia. Inoltre, non manca chi aggiunge anche un ingrediente segreto, un goccio di cognac o brandy capace di tornare alla sangria una marcia in più.