Intervistata dal noto quotidiano nazionale, l’attrice italiana, considerata tra le attrici più famose del nostro Paese, ha rivelato quale sarebbe stata la sua alternativa se non fosse riuscita a affermarsi nel mondo del cinema. Una confessione sorprendente.
A pochi mesi dalle sessanta candeline, Monica Bellucci fa un bilancio della sua vita e si confessa in un’intervista rilasciata al noto quotidiano nazionale. L’attrice, interprete conosciuta a livello mondiale, e con all’attivo blockbusters hollywoodiani come Matrix e Bram Stoker’s Dracula, si è lasciata andare a confidenze e rivelazioni inaspettate, come quella sulla carriera alternativa se quella cinematografica non avesse funzionato. E no, la moda non c’entra nulla.
Nata a Città di Castello nel 1964, dopo il diploma al liceo classico inizia la carriera come modella, anche per pagarsi gli studi alla facoltà di Giurisprudenza che tuttavia abbandonerà poco dopo per continuare a lavorare a tempo pieno nella moda. Verso la fine degli anni Ottanta è tra i volti più noti del settore fashion, ma già all’inizio degli anni Novanta inizia a dedicarsi maggiormente alla recitazione, debuttando in Vita coi figli di Dino Risi.
Il primo ruolo da protagonista risale al 1991 con La riffa, a cui segue Ostinato destino. La grande notorietà arriva però grazie al film di Francis Ford Coppola del 1992, in cui interpreta una delle tre spose di Dracula. Ciò le permette in seguito di prendere parte a grandi produzioni hollywoodiane come i due sequel di Matrix, La passione di Cristo di Mel Gibson e i fratelli Grimm e L’incantevole strega di Terry Gilliam, solo per citarne alcuni.
Monica Bellucci si confessa a cuore aperto: avrebbe potuto fare questo lavoro
Raggiunta da Repubblica a New York, impegnata nella presentazione del docufilm Maria Callas – Lettere e memorie, Monica ha parlato della difficoltà nel dire addio al personaggio Callas: “Preservava una forma di innocenza nei riguardi della vite degli uomini. I bambini mi sono molto cari. Se non avessi fatto questo mestiere, dopo Giurisprudenza mi sarei occupata di problemi infantili” ha svelato Bellucci a sorpresa.
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Ma l’attrice ha anche parlato della sua famiglia composta per la maggior parte da donne, e degli insegnamenti ricevuti dalle nonne Ada e Giuseppina: “Mi hanno dato amore attraverso le parole, il conforto, il cibo. Ora che sono madre, vivono in me. Mi aiutano a sopportare il tempo che passa: in loro non ho mai visto delle donne anziane ma anime giovani. Tramandavano la loro esperienza con un ingrediente imprescindibile: lo humor. Erano fatte di luce, trauma, arte divinatoria e intelligenza” ha voluto sottolineare l’artista che rivedremo a breve nel seguito del film cult Beetlejuice, diretta dal nuovo compagno Tim Burton.