Uno dei conduttori più amati di Rai1 ha voluto sbottonarsi in un’intervista in cui ha affrontato diversi argomenti compresa la possibilità di partecipare a Sanremo come conduttore.
Questo è un periodo molto fortunato per Marco Liorni quale ha ricominciato la sua avventura nel piccolo schermo alla conduzione de L’Eredità. Per svelare alcuni aneddoti della prima stagione di cui è al timone, Marco Liorni ha voluto utilizzare delle parole molto conosciute poiché provengono da un film che molti di sicuro hanno visto.
Marco Liorni si racconta, ecco le parole riguardo a L’Eredità e a Sanremo
Per raccontare in breve i risultati ottenuti in quest’ultima stagione televisiva, Marco Liorni ha voluto prendere in prestito le parole di un film molto conosciuto, Un’ottima annata. E’ stato infatti lui stesso a rivelare, nel corso di un’intervista al settimanale Oggi “È stato un buon raccolto perché il terreno era già favorevole. Certo, all’inizio un po’ di timore reverenziale c’era, pensando ai grandi che l’hanno fatto prima di me».
Molto probabilmente l’esperienza vissuta con la conduzione di Reazione a catena gli è stata molto utile anche se, come lui stesso confessa, adesso prova molta difficoltà a vedere il programma in quanto soltanto una volta è riuscito a seguire una puntata per intero ma solo perchè in quel momento non riusciva a prendere sonno. In ogni caso ciò che dice a riguardo è che il conduttore attuale, Pino Insegno, è stato in grado di portare il suo stile all’interno di un programma che aveva già condotto.
Nel momento in cui Marco Liorni fa riferimento ai suoi predecessori parla spesso anche di Fabrizio Frizzi oltre che di Carlo Conti senza dimenticare Flavio Insinna, il quale a L’Eredità è stato in grado di portare “le sue capacità affamatorie“.
Adesso l’appuntamento con Marco Liorni con il programma L’Eredità è stato spostato a novembre. In questo momento il conduttore però non è fermo bensì si trova a lavorare ad un altro progetto. Infatti, pochi sono le persone che sono a conoscenza del fatto che Liorni ha iniziato a lavorare in radio, sfruttando un nome differente, Marco Donati.
Il tutto accade fino all’esperienza con Tele Radio Cassia. In seguito iniziò a lavorare come correttore di bozze per Penthouse, un mensile che somiglia molto a Playboy. Dopo aver fatto il debutto in un piccolo schermo fu notato da Gregorio Paolini il quale era alla ricerca di nuovi volti per Verissimo, programma che presto sarebbe partito su Canale 5.
Un’intervista in cui non poteva mancare un pensiero al Festival di Sanremo al punto che lui stesso confessa che di tanto in tanto la sua mente vola ad una probabile conduzione del festival anche se afferma: «Ogni tanto ci penso a condurlo, e naturalmente mi farebbe piacere. Con una consapevolezza, di cui ho parlato tante volte con Amadeus e qualche giorno fa anche con Antonella Clerici: alla fine il cuore di Sanremo è soprattutto la direzione artistica, poi viene il fatto di presentarlo. E io non mi sento ancora all’altezza di essere il direttore artistico di un festival. Ma se mi chiamassero per fare il conduttore, un’idea ben precisa ce l’avrei».